I tifosi dell’Inter devono incominciare a preoccuparsi. Se anche Luciano Moggi (lo stesso che al tempo sacrificò Zidane) definisce la cessione di Ibra una mossa “harakiri”, i presupposti non sono certo rosei… L’ex re del mercato ha rilasciato a ilsussidiario.net, con la consueta disponibilità, un’intervista in esclusiva nella quale parla di Juve, Milan e Inter. La Juve si è rinforzata, l’Inter ha sbagliato a vendere Ibra, mentre il Milan ha iniziato una politica di ridimensionamento. Eto’o è sì forte, ma resta un finalizzatore che ha bisogno di un gioco corale; Ibra, invece, fa la differenza sempre e comunque. E il futuro di Pirlo e Trezeguet? Parla rossonero.

Diego, Cannavaro, Felipe Melo e Caceres: secondo molti osservatori la Juventus è stata la regina del mercato. Possono bastare questi innesti per colmare il divario dall’Inter?

La Juve si è portata molto avanti e su questo non c’è dubbio. Non so dire se ha colmato il gap dall’Inter; fare previsioni diventa difficile, anche perche ci sono sempre delle incognite. Di certo può non perdere contro l’Inter.

Qual è il suo giudizio sull’Inter?

L’Inter ha fatto harakiri con la cessione di Ibrahimovic. Ha venduto il suo trascinatore. Eto’o è sicuramente una grande giocatore, ma è un finalizzatore che ha bisogno di una squadra che gioca bene. Ibrahimovic, invece, può fare la differenza anche quando la squadra gioca male.

Non si comprende bene la strategia del Milan, non denota un po’ di confusione nell’ambiente rossonero?

La strategia del Milan si capisce bene: è quella di non spendere. E’ una strategia iniziata da diverso tempo, dalla cessione di Kakà. Sta cercando di fare tutto quello che non ha fatto in questi anni: spendere poco e vendere molto.

Pirlo e Trezeguet sono due nomi caldi sul mercato, qual è la loro destinazione?

Pirlo penso che possa restare al Milan, anche perché è difficile trovare un altro giocatore come lui. La Juve aveva messo in vendita Trezeguet, che potrebbe essere un ottimo colpo per il Milan.

Un’ultima domanda sul ruolo delle nostre compagini in Europa, sono ancora lontane dai club più importanti?

Penso proprio di sì.

(Luciano Zanardini)