In attesa di partire (il 10 luglio) per il ritiro in terra d’Austria, il Napoli prova a giocarsi le ultime carte in questa fase del calciomercato. Ufficializzati Quagliarella e Cigarini, il gruppo a disposizione di Donadoni sta diventando importante. Adesso bisogna anche sfoltire la rosa (in uscita Denis) per poi sferrare l’attacco decisivo agli ultimi due colpi importanti di mercato: un terzino sinistro e una punta centrale. In attacco l’ex Ct della nazionale continua il pressing su Borriello, il forte centravanti del Milan lanciato in azzurro proprio da Donadoni. Borriello non ha gradito la mancanza di fiducia del club rossonero che cerca continuamente una punta e sarebbe pronto, dopo un anno costernato di infortuni, a mettersi in gioco all’ombra del Vesuvio. Quest’anno sarà anche l’anno dei Mondiali: Borriello per cullare il sogno del Sud Africa deve trovare una maglia da titolare. Marino sta lavorando per una comproprietà. Se a Milano arriva la nuova punta centrale, tutto diventa più facile.
Sulla corsia di sinistra molto dipende dalle evoluzioni e dalle scelte che prenderanno altre squadre (la Juventus in particolare con De Ceglie). L’altra ipotesi è rappresentata da Fabio Grosso, certo il giocatore del Lione dovrebbe decurtarsi parte dell’ingaggio che percepisce in Francia. Per quanto riguarda gli altri movimenti in entrata, a centrocampo piace lo svizzero Zambrella del Brescia: possibile uno scambio con Montervino.
Donadoni sta creando il giusto mix tra esperienza e gioventù. Ecco perché in difesa potrebbe arrivare Panucci, svincolato dalla Roma e conteso dal Genoa, che ha giocato in tutte le piazze più importanti d’Italia. Panucci, bistrattato da Lippi, fu riconvocato in nazionale per gli Europei da Donadoni. Anche nel calcio la riconoscenza non bada al portafogli. Non bisogna nemmeno dimenticare lo svincolato Ricardo Cruz, che, argentino, sarebbe una chioccia ideale per le intemperanze di Lavezzi. Anche qui, come con Grosso, il centravanti deve ridursi l’attuale salario. Per il portiere con l’arrivo di De Sanctis il quadro è completo.
(Luciano Zanardini)