Cristiano Zanetti doveva restare alla Juventus. La sua cessione è contro ogni logica. La società, fin qui più volte elogiata per il mercato, non può commettere questo errore. Il contratto dell’ex centrocampista di Inter e Roma scade nel 2010, ma non ha molto senso fare cassa (2,5 milioni di euro) perchè siamo pur sempre in presenza di una cifra che non cambia il bilancio di una squadra.
Il valore tecnico di Zanetti va ben oltre il costo del cartellino: unisce sagacia tattica e tecnica, doti difficilmente individuabili in un centrocampista italiano. Qualcuno può obiettare che è spesso vittima di infortuni, ma il parco centrocampisti di quest’anno è stato pensato proprio per prevedere il fattore rischio.
Non è da sottovalutare nemmeno il discorso legato alla crescita di Marchisio, che con Zanetti non può far altro che migliorare il suo rendimento. Siamo in presenza di un centrocampista che viene messo in discussione ogni estate, salvo poi conquistarsi il posto da titolare (chiedere ad Almiron, Tiago e Poulsen) sul campo. Zanetti può permettere anche a Felipe Melo, ancora lontano dalla condizione ideale, di crescere a piccoli passi e senza particolari pressioni. Caro Secco, Zanetti non si doveva vendere. E se il danese Poulsen non accetta nessuna destinazione, bisogna anche saper cedere alle sue richieste e lasciarlo andare dove preferisce: meglio perdere qualche denaro piuttosto che assistere a una telenovela infinita.
(Luciano Zanardini)