CALCIOMERCATO NAPOLI – Prima il caso Lavezzi, che accusava la societàl di non aver mantenuto le promesse date. Poi, come un fulmine a ciel sereno, ecco la grana Walter Gargano. Due diverse storie ma un unico comune denominatore: il mancato aggiustamento dell’ingaggio. Perché sembra che anche al sudamericano fosse stato promesso un ritocco che poi non è arrivato. E chi non avrebbe mantenuto i patti? Pierpaolo Marino.



E oggi a Radio Kiss Kiss Napoli Mimmo Malfitano, giornalista della Gazzetta dello Sport ,ha spiegato la sua ipotesi e la situazione in casa Napoli. In mattinata sulla rosea aveva spiegato che le uscite di De Laurentiis avevano una logica: il presidente era stufo di spendere tanto e non vedere risultati.

E sul banco degli imputati, oltre a Roberto Donadoni, è finito soprattutto Pierpaolo Marino. «Adesso viene fuori la storia di Gargano, il direttore probabilmente ha fatto promesse anche a lui, a me risultava Lavezzi. Ma è possibile che in questo Napoli hanno sempre tutti torto tranne una persona? De Laurentiis, in realtà, sta valutando attentamente la posizione dei suoi collaboratori e in ultimo il collaboratore è unico e risponde al nome di Pierpaolo Marino. Vedo segnali di insofferenza del presidente e la voglia di voler sovraintendere e restituire a ciascuno il proprio ruolo, per tenere il controllo del Napoli. Marino – continua Malfitano – ha portato il Napoli in A, ma non è che ha fatto queste imprese. Il Napoli ha speso in quegli anni una barca di soldi ed oggi ci troviamo ancora sotto contratto gente di quegli anni. Al momento si può parlare di un Napoli ancora incompleto ma sicuramente dalla qualità superiore rispetto a quella dello scorso anno. Non abbiamo un attaccante da venti gol, non abbiamo una punta di peso, però, abbiamo Quagliarella e Lavezzi» ha concluso.



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