INTER – E’ il solito classico spettacolo quello offerto da Josè Mourinho nel post-gara di Inter-Parma. «Vittoria assolutamente meritata — premette Mourinho —ma il Parma è davvero una bella squadra. L’Inter ha saputo cambiare intensità nella ripresa». Merito anche del giovane Balotelli: «Uno che cambia le partite – spiega il Lusitano – e anche la mia frequenza cardiaca. Deve crescere molto. Fa cose importanti in fase offensiva, ma lavora poco per la squadra. In fase difensiva ha bisogno ancora del telecomando. Eto’o ha ventotto anni, Milito trenta, eppure li trovi in difesa a rincorrere avversari. Non vedo quindi perché non debba sacrificarsi un diciannovenne. Mario ha davanti a sé due grandi esempi da seguire».



E quando si tocca il capitolo Juventus inizia il vero show: «Non ho visto tutta Lazio-Juve. Me ne sono andato dopo il gol di Mauri… Ma che avete capito? In realtà c’era un piatto di calamari freschi ad aspettare me e il mio staff: dovevamo mangiarli di nascosto, perché i giocatori non possono permettersi certi piatti. Prossima volta risotto ai frutti di mare».



Infine uno sguardo alla gara di mercoledì sera quella fra Inter e Barcellona: «Ibra lo abbraccerò prima e dopo la gara. Durante non ricorderò nemmeno il suo nome. Non mi sento tradito: grazie a lui siamo campioni d’Italia. A livello di rosa siamo alla pari di Barcellona, Manchester United e Chelsea – conclude il tecnico di Setubal – loro però giocano insieme da anni, si muovono a memoria. Noi abbiamo cambiato molto e quindi ci serve un po’ di tempo».

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