Claudio Ranieri è tornato nell “sua” Roma e il lavoro che ha davanti è difficile: sostituire Spalletti e rimettere in carreggiata una squadra che ha iniziato la stagione nel peggior modo possibile: «Due giorni fa pensavo a tutto, tranne che alla Roma. Io ho giocato qui nel 1969, sono andato via 35 anni fa per farmi le ossa. Sono romano e romanista, sono un tifoso ma sono soprattutto l’allenatore».



Il lavoro da fare è tanto, ma prima di tutto occorre dare una “doppia mandata” alla difesa. «Il modulo? Non ho preclusioni, nella mia carriera ho cambiato spesso tattica. Di sicuro dobbiamo lavorare per prendere meno gol».

Il morale della truppa è un altro punto su cui il nuovo allenatore dovrà lavorare da subito: «Spalletti lascia dopo 4 anni splendidi. Questa squadra ha fatto cose importanti facendo vedere un gioco tra i più belli d’Europa. Io ho il mio carattere Forse la squadra ha smesso un pò di credere in se stessa: ai ragazzi ho detto che non mi sarei certo aspettato di trovarmi qui tra loro. La Roma ha bisogno di una scossa, deve ritrovarsi subito, sin dalla prossima partita».



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