Molto probabilmente sarà un testa a testa fino alla fine e con ripetuti sorpassi. Juve e Inter incominciano la lotta per lo scudetto, troppo lontane (sul piano della forza) le altre compagini per poter competere con le due favorite. Ci si aspetta un duello agguerrito anche a colpi di presunti torti e favori arbitrali, di dichiarazioni al vetriolo e di quanto possa contribuire a innescare polemiche. Il posticipo della quindicesima giornata ci consegna, al di là del risultato finale, una Juve forte e determinata, che ha saputo dettare il suo gioco in casa di una delle squadre meglio organizzate della serie A.



Ai bianconeri è mancata la qualità necessaria per chiudere il match, ma a onor del vero bisogna anche ribadire che siamo in presenza di una formazione che ha dovuto fare a meno ancora una volta dell’estro di Diego e di Del Piero. A questo si aggiunge la bocciatura di Giovinco, fin qui troppo discontinuo per caricarsi sulle spalle il peso di un attacco che ha bisogno di invenzioni, soprattutto nelle tante palle da fermo capitate ai bianconeri. Gli uomini di Ferrara devono imparare ad essere più cinici sottoporta, soprattutto nelle occasioni da palla inattiva, vedi i ripetuti calci d’angolo gettati al vento. Rispetto alle precedenti uscite, la Vecchia Signora ha concesso poche azioni da gol al Genoa, ancora più temibile e forte fra le mura amiche. La dirigenza può stare tranquilla: ha allestito una squadra competitiva. Senza recriminare sulle assenze, non si deve dimenticare nell’economia di una squadra l’apporto che può dare Sissoko. Al Marassi la Juventus ha colpito per il piglio da grande squadra, per la determinazione di voler vincere a tutti i costi, senza dare spazio ai contropiedi dei rossoblu ma con una preparazione tattica accorta. L’unico appunto da muovere a Ciro Ferrara è quello relativo ai cambi.



L’ex difensore della nazionale ha atteso troppo: avrebbe potuto inserire forze fresche per gli stanchi Grygera e Grosso, sottoposti a un duro lavoro sulle fasce, e provare prima qualche soluzione diversa in attacco, dove Amauri fa gioco ma al tempo stesso fatica a trovare la via della rete. La nota positiva arriva, oltre che dalla condizione smagliante di Iaquinta, da Trezeguet, che sta ritrovando forma ed entusiasmo, elementi fondamentali per tornare ad essere importante per questa maglia. Per Ferrara sarà una risorsa in più.


(Luciano Zanardini)

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