AS ROMA – Solo qualche mese fa nella Capitale non si faceva che parlare di Juan: delle sue continue assenze dal campo, degli innumerevoli infortuni, dei problemi nascenti con la nazionale brasiliana che lo reclamava a tutti i costi. Una serie di chiacchiere, polemiche e critiche che hanno generato notevoli strascichi in un ambiente ancora segnato dai risultati altalenanti di una Roma spaesata e in cerca di se stessa.
Ancora oggi si parla di Juan, ma in maniera del tutto diversa e in un quadro ambientale nuovo e finalmente positivo. D’altronde le chiacchiere stanno a zero e il difensore verdeoro, una volta smaltiti i problemi fisici, ha risposto con i fatti. Una serie di prestazioni sorprendenti giocate sul filo della perfezione in cui l’ex Leverkusen ha saldamente difeso la zona centrale della retroguardia lasciando dietro di sé pochissime sbavature e tanti elogi.
Un lavoro certosino costellato di anticipi, contrasti ed interventi puliti quanto eleganti. E’ questo che ha colpito e ammaliato il pubblico giallorosso: la naturalezza con cui Juan ha più volte sventato i pericolosi attacchi avversari, senza sportellate né falciate, ma con il sapiente dosaggio di forza fisica e precisione. “Ho sempre giocato in questo modo. A volte è necessario commettere un fallo ma io cerco sempre di prendere il pallone. Sicuramente mai vorrei fare male a un avversario”. Un codice etico niente male.
La classe poi, non è acqua. Nel secondo tempo di Roma Chievo il difensore numero 4 ha deliziato gli astanti con un provvidenziale intervento difensivo di tacco in scivolata. Inutile dirvi con quale boato sia stata accolta tale prodezza dal pubblico dell’Olimpico. Al diavolo problemi e fragilità fisica, il vero Juan è tornato a far parlare di sé grazie alla disarmante sicurezza con cui affronta, partita dopo partita, avversari di qualsiasi caratura. Ranieri sostiene di non aver mai allenato un difensore forte come lui e nella Capitale sono in tanti a ribadire che Juan sia il centrale più bravo al mondo. Il diretto interessato cosa ne pensa? "Sono parole che mi rendono felice. E nello stesso tempo mi responsabilizzano, mi fanno venire più voglia di lavorare".
Sacrifici, lavoro e ambizioni di squadra: questa è la formula Juan, in barba a quello che è stato detto e scritto su di lui nei periodi "difficili". Ora è tutto diverso, c’è una Roma in piena ascesa e un allenatore che ha avuto cura di lui e degli altri giocatori alle prese con i recuperi fisici. Tanto per dirne una, Ranieri è intervenuto sulla dieta di Juan facendo sì che riducesse l’eccessivo apporto di proteine (causato dalla carne) diversificando l’alimentazione del brasiliano.
Tanti piccoli ingredienti che hanno notevolmente contribuito al completo ritorno di un campione in carne ed ossa. Quello stesso calciatore che ora staziona al centro della difesa romanista, pronto a fermare i futuri attaccanti bianconeri.
(Marco Fattorini)