La sfida di questa sera comincia da lontano. Da una storia che, seppur diversa, unisce i due capitani di Juventus e Roma. Alessandro Del Piero e Francesco Totti: due numeri 10 così diversi ma, in fin dei conti, molto vicini. Non a caso, sono tra gli ultimi calciatori a guadagnarsi l’appellativo di “bandiere” in un calcio dove sempre più spesso si cambia maglia con estrema facilità.



Visti da questa angolazione, Totti e Del Piero sembrano quasi degli “anticonformisti”, delle eccezioni che confermano la regola: un’anomalia di lusso, dato che parliamo di due fuoriclasse che, insieme, raccolgono un tesoretto di oltre 500 gol. Niente male, vero? Il rapporto dei due capitani però, non si è mai esaurito al mero scambio di gagliardetti: ad accomunarli c’è l’esperienza della Nazionale e del Mondiale 2006. Un trascorso di allenamenti, partite e momenti di condivisione che hanno contribuito a creare un rapporto di rispetto, stima e amicizia, a prescindere dall’innegabile e sacrosanta rivalità sportiva.

Proprio il capitano bianconero, alla vigilia del big match di stasera, ha speso parole di stima per il suo collega. "Se sommiamo i miei gol e i suoi – scrive Del Piero sul suo sito – superiamo quota 500. Se sommiamo gli anni di carriera con la stessa maglia, sempre e soltanto la stessa maglia, arriviamo a 35 anni. Una vita".

 

Il numero 10 della Juve ha poi proseguito: "siamo stati compagni di squadra in Nazionale, sottolineo compagni e non rivali. Siamo molto diversi, ma abbiamo molte cose in comune. Ma soprattutto con i nostri club siamo stati, e saremo, avversari. Ecco, io penso che un campione diventi grande anche attraverso i grandi avversari che affronta. Per questo sarò felice, domani sera, di stringere la mano a Francesco". Forza capitani, questa è la vostra serata.

 

(Marco Fattorini)