La notte giallorossa di Torino ha il dolce sapore dell’impresa. Non c’è posto per la Juventus nel 2-1 acciuffato al fotofinish di una partita altalenante, nervosa e molto combattuta. C’è invece un bottino pieno e la festa grande di oltre 400 tifosi accorsi all’aeroporto di Fiumicino per accogliere i protagonisti del trionfo made in Rome guadagnato all’ombra della Mole.



La serata dell’Olimpico si è protratta per novanta minuti di passione, con l’incessante sostegno degli oltre duemila tifosi giallorossi al seguito che, più volte, hanno monopolizzato la scena “canora” incitando a gran voce gli undici di Ranieri. In campo però, la partita è cominciata con la luna storta a causa del precoce infortunio di Luca Toni, costretto ad uscire nei primissimi minuti, forse a causa di una lesione al muscolo del polpaccio.



Ecco allora il ritorno di capitan Totti che, seppur non ancora in forma smagliante, lascia la panchina e dà una mano provvidenziale ai compagni firmando il gol della rimonta giallorossa, in risposta alla prodezza di Alex Del Piero. Il capitano romanista realizza infatti un rigore procurato da Taddei e, con un’esecuzione chirurgica, batte Gianluigi Buffon, non uno qualunque. Al definitivo vantaggio giallorosso ci pensa poi un Riise tutto cuore e sudore che cavalca la fascia sinistra e, con un colpo di testa da manuale, manda in visibilio lo spicchio giallorosso dell’Olimpico.

La Roma torna a casa consapevole di aver confezionato una prova di carattere, nonostante nel primo tempo e in parte del secondo abbia faticato a trovare fluidità nel gioco. Una difficoltà, acuitasi con lo svantaggio, che la squadra capitolina ha potuto superare grazie alla lucidità degli undici in campo (consueta nota di lode per Juan e Pizarro) meritevoli di aver mantenuto la calma capitalizzando grinta e fortuna in una vittoria più che meritata.



 

Il regista premio Oscar di questi tre punti è però Claudio Ranieri, vero gentleman che, rifiutando con decisione la "sindrome" dell’ex, ha optato per il lavoro a testa bassa nel progetto della sua Roma: la stessa dei giocatori rinati, dei risultati costanti e della mentalità vincente. Una Roma che ora non ha paura di pensare in grande: terza a quota 38 punti, ha un vantaggio di cinque lunghezze sulla Juventus e (provvisoriamente) è a due punti dal Milan. Così è, se vi pare.

 

(Marco Fattorini)