CALCIOMERCATO JUVENTUS – Un uomo solo in mezzo alla burrasca. Ciro Ferrara sta vivendo, in queste ore che lo separano dall’ultima gara alla guida della Juventus, una situazione insostenibile. Alla Scala del calcio molto probabilmente andrà in scena la sua ultima apparizione con i colori bianconeri. La speranza sul piano umano è quella che l’ex difensore di Napoli e Juventus possa avere, un giorno, la possibilità di riscattarsi come allenatore. Non sarà facile, però, superare questo momento difficile.



Ferrara ha sbagliato ad accettare di prendere il timone di una squadra che non ha alle spalle una proprietà. Ha preso in mano una rosa indefinita o meglio completata in fretta e furia. A questo proposito rasenta il ridicolo l’acquisto di Felipe Melo, ingaggiato dalla società per consegnare all’allenatore un centrocampista prima dell’inizio della stagione. Evidentemente non contavano le caratteristiche tecniche del brasiliano, bravo a rompere il gioco e non certo a costruire.



 

Per non parlare di altre situazioni che si sono create come la ricerca spasmodica del laterale destro (alla fine è arrivato Caceres che nasce come centrale) e del laterale sinistro (il non più giovanissimo Grosso, che era impensabile potesse sostenere un ritmo di due gare a settimana, ha fatto finire nel dimenticatoio tutti gli altri). Poi sono arrivate le cessioni intelligenti di Marchionni e Zanetti, salvo poi accorgersi di avere sbagliato tutto. Sì, su Ferrara pesa la colpa di avere accettato questa realtà.

 

Non è un problema di esperienza, perché Leonardo ha dimostrato che con un gruppo dirigenziale solido si può guadagnare anche la fiducia dello spogliatoio. Inizialmente (siamo alla fine di novembre) Ciro è stato difeso in pubblico davanti ai media, ma è stato delegittimato all’esterno di fronte ai tifosi, che hanno, però, compreso che le colpe non erano solo del mister, ma andavano ricercate nella stanza dei bottoni. Successivamente (siamo alla fine di dicembre) hanno incominciato a girare i nomi dei possibili sostituti senza che nessun dirigente smentisse le voci dei vari Hiddink e compagnia.



 

 

Anche il suo primo sponsor, cioè Marcello Lippi, si è lentamente staccato dalla figura di Ferrara per non compromettere un suo ritorno alla Vecchia Signora. Infine (e siamo alla gara persa a Verona), la mossa di allontanarlo solo dopo una batosta per avere la coscienza a posto: ecco perché si è deciso di sostituirlo solo dopo il match di Coppa contro l’Inter.

 

Ma non era meglio, forse, dare in mano la squadra a un nuovo tecnico all’indomani della sconfitta interna contro la Roma? Del resto la Coppa Italia rappresenta per forza di cose un obiettivo prioritario. E se la Juventus stasera vincesse? Cosa succederebbe? Nel mezzo c’è stato per sedare la piazza anche l’acquisto di Candreva, bravo ma pur sempre una giovane scommessa. Aveva ragione Ranieri a nutrire perplessità nei confronti di Blanc e soci.

 

(Luciano Zanardini)

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