C’e aria di crisi al Torino calcio. Presunti scandali scommesse, le dimissioni del direttore sportivo Rino Foschi, la contestazione dei tifosi sfociata in assurdi e deprecabili atti di violenza, le ultime prestazioni della squadra granata in campionato. Non solo la tanto sospirata promozione in serie A è messa in dubbio, ma anche il blasone e la storia di uno dei più gloriosi club italiani e mondiali. Abbiamo chiesto a Gianpaolo Ormezzano, giornalista e scrittore di fede granata di commentare questo particolare momento del Toro in esclusiva per ilsussidiario.net.
Ormezzano, è un momento difficile per il Torino…
E’ un momento duro ma è parte della storia di questo club che ne ha veramente passate tante. I tifosi del Toro sono abituati a soffrire, è scritto nel loro dna. Speriamo però che non siano vere queste voci su un coinvolgimento di alcuni giocatori nel calcioscommesse.
Come giudica a tale proposito l’operato del presidente Cairo?
Cairo è un presidente poco presente nelle vicende del Torino. Sembra quasi che sia sempre assente. Forse è più attento a migliorare ancora di più la sua attività importante di editore. Non ricorda certo altri presidenti di questo club che io ho personalmente conosciuto.
Cosa dovrebbe fare?
Innanzitutto mettere mano al portafogli in questo mercato di gennaio e cercare di intervenire per comprare giocatori importanti. Allora potrò veramente dare un giudizio definitivo sul suo lavoro al Torino.
La squadra, così com’è fatta, non le piace?
Il Torino ha tanti giocatori vecchi e non ha calciatori di prima qualità. Non si capisce poi perché tutti gli ex di questa squadra, come ad esempio Amoruso e Abbruscato, stiano facendo bene in altre compagini…
Se n’è andato anche il direttore sportivo Rino Foschi…
A tal proposito voglio sottolineare una cosa: non capisco perché in questi ultimi anni si sia stabilito un rapporto preferenziale nelle scelte di mercato con il Palermo. Molti giocatori sono arrivati al Torino direttamente dalla squadra siciliana. Anche il direttore sportivo… Mi chiedo che senso abbia avuto tutto questo…
I tifosi sono molto arrabbiati. La contestazione è anche sfociata in presunti atti di violenza…
Su questo non sono assolutamente d’accordo. Sarebbe ora che finissero queste cose in Italia. Ho visto anche quello che è successo a Bergamo con Antonio Conte. E’ veramente scandaloso che capitino certi fatti. Per cui piuttosto fermiamo il campionato e il calcio per un anno. Bisogna respingere una buona volta tutta questa violenza.
Ma i tifosi del Torino sono veramente così?
Naturalmente c’è una parte di questa tifoseria che si comporta male, come dappertutto. Per il resto i tifosi del Torino sono encomiabili, sono gli unici che vivono veramente in maniera speciale la dimensione del tifo. Soffrono ancora a sessant’anni di distanza per la tragedia di Superga, ricordano in maniera indelebile la tragedia di Gigi Meroni del 1967, sono gli unici che hanno organizzato una marcia di cinquantamila persone dopo una retrocessione. Si sanno commuovere ancora con un attaccamento fantastico a questo club.
Perché?
Forse perchè il Torino è l’unica squadra irripetibile in tutto il mondo. Ha fatto certamente la storia del calcio, ma ha impersonificato nella sua anima una concezione e una mentalità veramente particolare, fatta non solo di culto per questo club ma di legame a una maglia che ha veramente un fascino tutto speciale.
C’è anche il vecchio dibattito di ricostruire il Filadelfia. Cosa ne pensa?
No, in questo penso di essere un tifoso del Torino che ha un’idea molto differente da tutti gli altri. Secondo me infatti non ha senso ricostruire uno stadio sulle macerie del Filadelfia. Basterebbe fare dei giardini che ricordino questo tempio del calcio dove i ragazzini possano andare a giocare a calcio e divertirsi, così sarebbe onoranto questo luogo mitico.
Quali altre cose servirebbero per ridare slancio al Torino?
Cairo secondo me dovrebbe ridare forza al settore giovanile che un tempo era uno dei migliori, se non il migliore in Italia. Non bisogna soltanto comprare i giocatori, bisogna costruirseli in casa. E farne dei futuri campioni…
Qual è il suo parere invece su un possibile ingresso di qualche altro personaggio nella società, ad esempio un interessamento più diretto di Beretta?
Beretta è un benefattore del Toro. Da tanto tempo è sponsor di questo club. Ma credo che abbia compreso che è meglio non intervenire più direttamente nella gestione di questa squadra. Lui sta già facendo molto per le sorti del Torino.
Allora non vedremo più nei prossimi anni un Torino in grado di vincere lo scudetto o di conquistare una finale di Coppa Uefa, come è stato nella sua storia. o almeno di lottare per i vertici della serie A?
La storia del Toro è sempre stata piena di sofferenze ma anche di momenti belli. Mi auguro da tifoso granata che i risultati in futuro possano essere migliori. Questo è un momento difficile, noi tifosi possiamo solo metterci tutto l’amore e la passione possibili.
(Franco Vittadini)