ITALIA SERBIA QUALIFICAZIONE EUROPEI- Italia – Serbia a Genova, una partita che dovrebbe essere di riscatto per gli azzurri, dopo il pareggio a Belfast contro l’Irlanda del Nord. Dobbiamo vincere sia per la classifica, sia per dimostrare un miglioramento rispetto alla scorsa partita. Chissà se Cassano nella sua Genova saprà tirare fuori una parte del suo talento. Per parlare di tutto questo abbiamo sentito uno che di Nazionali ne ha viste e commentate tante, Bruno Pizzul. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net
Pizzul c’è Italia – Serbia, come vede questa partita?
Non sarà facile, perché abbiamo sempre fatto fatica con le nazionali appartenenti alla ex Jugoslavia. Loro con l’Italia trovano sempre particolari motivazioni.
Teme di più la Serbia, la Slovenia o l’Irlanda del Nord in questo girone?
Credo che faremo fatica con ognuna di queste squadre. Il livello del calcio italiano è molto diminuito e ormai da tempo incontriamo difficoltà anche con formazioni non di prima fascia.
Da cosa dipende tutto questo?
E’ una crisi che ormai da tempo investe il nostro calcio. Ai Mondiali in Sudafrica pensavamo di poter superare facilmente il turno. Quando abbiamo saputo del sorteggio con Slovacchia, Nuova Zelanda e Paraguay, pensavamo che fosse tutto facile, invece tutti sanno come è andata a finire.
I motivi di questo crollo del calcio azzurro?
Uno è proprio la mancanza di talenti. Ci eravamo abituati bene e adesso dobbiamo constatare che di grandi campioni non ce ne sono tanti.
E poi?
Forse il fatto che nei club, nei cosidetti ruoli importanti, giochino calciatori stranieri non aiuta il nostro football.
Insomma è una Nazionale che dipende soprattutto da Cassano e Balotelli?
Purtroppo si. Loro due sono i due campioni che dovrebbero farci fare il salto di qualità. Ma non c’è molto altro…
Anche Pirlo sembra aver perso un po’ della sua classe…
Bisogna considerare che anche per lui l’età sta passando. Poi spesso oltre al suo ruolo di regista, si trova a svolgere anche compiti di interdizione.
L’attacco fa fatica a segnare, come a Belfast…
Non credo che ci sia un reparto che giochi peggio. E’ un po’ un discorso che riguarda tutta la squadra.
Vede qualche giovane dell’Under 21 che può entrare a far parte della rosa della Nazionale A?
Solo Ranocchia mi sembra maturo. Gli altri devono ancora farne di strada…
Parliamo della partita con la Serbia, Cassano giocando davanti al suo pubblico, crede possa esaltarsi e fare una grande prestazione?
Si spera che questo succeda veramente. E’ una cosa che potrebbe riguardare anche gli altri giocatori della Sampdoria che potrebbero scendere in campo, Pazzini, Palombo e Gastaldello. Ma credo che sia riduttivo affidarsi solo a questo fatto per vedere il talento di Cassano. Comunque per riuscire a vincere dovremo fermare il pericolo numero uno della Serbia: Krasic.
Come si fa?
Non sarà assolutamente facile. Un modo è quello di raddoppiarlo. Ma Krasic è giocatore molto forte e considerando che dalla sua parte potrebbe esserci Criscito non è semplice, perché il giocatore genoano potrebbe soffrire molto l’estro del giocatore serbo.
Insomma non è un quadro confortante quello della nostra Nazionale…
E’ proprio un momento di crisi, come è stato affermato dallo stesso Prandelli. Credo che uscirne non sarà assolutamente facile.
(Franco Vittadini)