ITALIA-SERBIA – A poche ore dai disordini causati dai supporters della Serbia allo stadio Marassi di Genova si cerca di capire quale potrebbe essere la pena che la Uefa infliggerà alla nazionale dell’est. La sospensione della partita in seguito ai ripetuti lanci di fumogeni potrebbe costare caro alla selezione allenata da Vladmir Petrovic, anche l’esclusione dagli Europei in programma il prossimo 2012. La prima sanzione dovrebbe essere la sconfitta a tavolino per 3 a 0. Eventuali altre scelte in merito saranno valutate con molta attenzione dalla Commissione Disciplinare dell’Uefa.
Il regolamento, nell’articolo 11 paragrafo 2, elenca i vari casi in cui una Federazione o un club possono essere sanzionati in seguito ad incidenti provocati dai propri sostenitori: a) invasione di campo o tentativo d’invasione di campo; b) lancio di fumogeni; c) attivazione di dispositivi pirotecnici; d) l’enunciazione all’estero di qualsiasi messaggio politico, offensivo o provocatorio; e) furti; f) ogni altro tipo di violazione dell’ordine all’interno dello stadio o nelle sue immediate vicinanze. Condizioni in gran parte verificatesi nella serataccia di ieri ed è per questo che la Uefa potrebbe infliggere una pesante condanna ai serbi.
Le possibilità sono 4, come si legge sul Corriere dello Sport: «Disputa a porte chiuse delle prossime partite casalinghe del girone dell’Europeo; squalifica dello stadio; disputa delle partite in campo neutro; esclusione dalla competizione in corso e/o di quelle che verranno». Un po’ di preoccupazione anche in casa Italia: «L’Articolo 4-Paragrafo 3 del Regolamento dell’Europeo – si legge sul quotidiano romano – prevede che la Federazione ospitante una gara del torneo sia responsabile per l’ordine e la sicurezza prima, durante e dopo la partita. Inoltre può essere ritenuta responsabile di incidenti di qualsiasi natura e passibile di sanzioni…». Dopo l’attività di questa notte delle forze dell’ordine l’impressione è che la Uefa non dia particolari sanzioni agli azzurri.