Ieri Massimiliano Allegri ha presentato la difficile trasferta in terra emiliana del Milan contro il Parma. Ha riposto punto su punto alle tante voci che circolano intorno al suo Milan, da presunti scontri con i “senatori” alla Ibra-dipendenza. Tutte accuse che Allegri ha respinto durante la conferenza stampa di rito tenutasi a Milanello e di cui vi riportiamo i passaggi più interessanti.



“La formazione di domani? Ho dubbi che riguardano la metà campo e il terzino destro. Inzaghi? Ci sono buone possibilità anche per lui, Pato è a disposizione, Ibra ha qualche fastidio, vediamo, non voglio usare giocatori per poi avere cambi forzati. Il Parma è una buona squadra, ben organizzata con ottime idee offensive. Per noi è una gara importante, prima della sosta e dopo una settimana di sforzi, questa gara deve dare un senso e uno scossone alla classifica, per noi è una finale. Domani è importante svoltare a livello psicologico, dobbiamo trovare conferme e autostima. Ronaldinho? Non ci sono posti fissi nel calcio, lui è giusto che ci sia rimasto male per l’esclusione di Champions, mi sarei meravigliato del contrario, è importante come tutti, per questo Milan può e deve diventare un valore aggiunto”.



“Con Clarence non ci sono problemi, abbiamo tutto chiarito, lavoriamo da due mesi e stiamo cercando di fare cose importanti, non ci sono malintesi, lui è un ragazzo molto intelligente, con tutto il gruppo ci siamo confrontati e abbiamo affrontato i diversi problemi tattici. Questo è un gruppo molto unito che va in un’ unica direzione”. GLI

…. “Ad Amsterdam abbiamo fatto una buona partita, è anche vero che a differenza di altre squadre, abbiamo fatto il primo mezzo allenamento tattico solo ieri dal 28 agosto. Ibra ha caratteristiche diverse da Borriello, dobbiamo lavorare e ci vuole tempo, adesso conta trovare i risultati per non avere preoccuopazioni e pesantezza mentale. Ibra svaria di più, ha un modo diverso di interpretare il ruolo di punta, certi automatismi che scattavano con Borriello in campo sono cambiati e in questo senso stiamo lavorando per trovare punti di riferimento”.



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"Noi dipendiamo troppo da Ibra? Questo discorso mi sembra riduttivo, se Ibra fa gol significa che ci sono giocatori capaci di metterlo in condizione di farli. Abbiamo giocatori capaci di trovare il gol in ogni situazione, parlo di attaccanti, centrocampisti e difensori. Non bastano solo i gol di Ibra, ma ce li teniamo stretti. Il bagaglio tattico del Milan è enorme, per adottare diversi moduli ci vuole disponibilità e tutti lo stanno facendo.

 

Per portare a casa i risultati bisogna giocare in diversi modi, la squadra ha capito l’importanza di aiutarsi. Diversi giocatori hanno avuto occasioni per trovare il gol, penso a Seedorf, a Robinho, a Boateng, a Flamini. In certe situazioni abbiamo sbagliato tecnicamente, ma abbiamo creato i giusti presupposti per trovare la rete. Io cerco di mettere ogni giocatore nella condizione migliore per esprimersi. Una squadra di calcio deve avere equlibri tra i vari reparti. Il lavoro che facciamo quotidianamente va in questa direzione.

 

Una squadra di calcio deve avere molte soluzioni, io mi auguro dunuque, per concludere, che Ibra possa segnare 100 gol, ma sono convinto che i gol arriveranno anche da altri giocatori capaci di inserirsi".