E’ Andrea Pirlo, regista rossonero indispensabile per Ancelotti, prima, e per Leonardo e Allegri poi a tornare sulla polemica sul gioco del Milan in una intervista rilasciata oggi alla Gazzetta dello Sport. Ma lo ha fatto con il suo consueto stile, ragionato e preciso, come i suoi lanci, che ora, come chiede Allegri, saranno più in verticale e più su Ibrahimovic.



Su Ibra Pirlo smorza tutte le polemiche. Lo definisce simpatico, sfata la leggenda metropolitana secondo cui uno dei primi giorni di allenamento lo svedese abbia gettato via lo zainetto del centrocampista rossonero appoggiato sulla sua seggiola nello spogliatoio (“Che scemenza. Poi perché dovrei girare con uno zainetto?”) e bolla il calcio rifilato a Strasser come uno scherzo “normale” che accade in allenamento.

Insomma Pirlo vede Ibra diversamente da come lo si dipinge. Perchè allora Zlatan ha questa pessima fama?

 

"Da noi si è inserito benissimo – dice Pirlo – forse in altre squadre non si è trovato bene". Sicuramente il tempo ce lo potrà dire.

 

Ma è sul gioco del Milan che Pirlo rilascia le sue dichiarazioni più interessanti.

 

"Non è un problema (fare come ha chiesto Allegri, ndr). Mi piace giocare verso la porta avversaria, come una volta. A un certo punto ci siamo messi a giocare in modo più compassato, con molto possesso palla, e in contropiede rischiavamo. Ma si può tornare ad essere come una volta."