Deve ancora cominciare Salisburgo-Juventus, ma i cuori dei tifosi juventini sono già stati scaldati dalle frasi di Beppe Marotta. “Compreremo qualcosa a gennaio, anche se per i grandi investimenti se ne parlerà a giugno”. Musica per i tifosi, che sognano una punta che la metta dentro e che vogliono vedere la squadra tornare protagonista in Europa da subito, a partire da Salisburgo. Anche perché l’appetito – anche quello della dirigenza – vien mangiando e avanzare decisi in campionato e in Europa League è fondamentale per giustificare.
Non c’è risultato utile se non la vittoria contro il Salisburgo per la Juventus di Gigi Delneri. Nel Gruppo A di Europa League, infatti, c’è grandissimo equilibro, forse troppo, considerando che Lech Pozan e Manchester City sono in testa a quattro punti e i bianconeri sono fermi a due, proprio sopra gli austriaci ancora a secco e animati dalla voglia di giocarsi stasera la loro ultima chance di restare in Europa.
Nessun precedente tra le due formazioni, per una sfida inedita, ma che non occorre dire che sulla carta ha un finale già scritto. Il Salisburgo contro le italiane ha giocato dieci volte in passato, incassando sette sconfitte e diciannove gol. La Juve dal canto suo ha giocato quattordici volte contro squadre austriache vincendo dodici partite e perdendo una sola volta. Trentasei gol fatti, quattordici subiti. Il Salisburgo non vince in europa da quattro partite e nelle ultime due non è nemmeno riuscito a segnare una rete.
Per quanto riguarda le formazioni in campo questa sera, il Salisburgo ha tutti gli effettivi a disposizione, e probabilmente schiererà il brasiliano Alan unica punta con a sostegno l’argentino Gonzalo Zarate (da tenere d’occhio). Fra i bianconeri invece lunghissima la lista delle assenze. In avanti, quindi, spazio da subito ad Amauri e Del Piero. Krasic probabile che sarà fermo in panchina almeno per il primo tempo: arma tattica.
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