La vittoria in Lazio-Cagliari riconferma le qualità della squadra di Reja che, fortunata e concreta, ottiene il quarto successo consecutivo, ma soprattutto consolida la propria posizione in vetta alla classifica. Contro un Cagliari mai domo, Floccari e Mauri trovano le due deviazioni vincenti, che permettono all’aquila di continuare a volare ad ali spiegate. Domenica la Lazio andrà a far visita al Palermo, su un campo tradizionalmente ostico per tutti: la sfida contro i rosanero sarà il primo vero banco di prova per gli uomini di Reja. Ma nella Roma biancazzurra ci si penserà da domani: oggi c’è solo voglia di festeggiare un primato che non era stato così netto neanche ai tempi dello squadrone di Eriksson.



Alla settima giornata la capolista Lazio ospita il Cagliari di Bisoli, in una gara importantissima per consolidare le speranze europee (e magari qualcosa in più) dei biancocelesti. La squadra di Reja alla ricerca della quarta vittoria consecutiva conferma il blocco di giocatori che domenica scorsa ha permesso il colpaccio esterno al San Nicola di Bari. Biancocelesti che partono subito bene e impongono il ritmo alla partita. Il predominio territoriale dei capitolini è però sterile e così la prima vera palla gol è degli ospiti che con Matri non trova il tap-in vincente su respinta corta di Muslera. Passato lo spavento i padroni di casa riprendono a macinare il loro gioco e a metà frazione passano in vantaggio. L’azione del gol è carambolesca e nasce da una punizione di Hernanes ribattuta dalla barriera: il secondo tentativo del profeta trova sulla propria strada Mauri il cui stop sbagliato diviene sponda perfetta per il destro di Floccari, freddo nell’angolare alla destra di Agazzi. Il primo tempo si chiude con la squadra di Reja che prova a chiudere la partita ma rimane sempre cauta nel non concedere il fianco al contropiede cagliaritano.  



Il secondo tempo è subito una scarica di adrenalina. Neanche 10 minuti e i padroni di casa raddoppiano: Floccari restituisce il favore a Mauri e lo serve con un bel cross teso. Il capitano aiutato da una carambola un po’ fortunosa insacca dinpetto. A questo punto i capitolini sembrano giocare sul velluto e continuano ad attaccare, ma un erroraccio in disimpegno di Radu regala la palla perfetta a Cossu, sul cui cross Matri è prontissimo ad insaccare in tuffo. La capolista si intimorisce e i sardi prendono coraggio. Ci provano Matri e Pinardi, il cui diagonale dal dischetto si spegne di poco sul fondo. La partita a questo punto diventa vibrante e al predominio territoriale della squadra di Bisoli, la Lazio risponde con un’occasione ghiottissima per Rocchi che lanciato a tu per tu con Agazzi non riesce a chiudere i giochi. 3 Minuti di recupero non bastano poi per le speranze dei rossoblu, la squadra di Reja vince la 4 gara consecutiva e stabilisce il record di 19 punti in 8 giornate, un risultato mai raggiunto, neanche nell’anno dello scudetto. L’aquila continua a volare in vetta alla classifica e si gode un’altra settimana da prima della classe, senza dover seguire i risultatio degli altri campi.



 

LAZIO-CAGLIARI 2-1 (1-0)

 

MARCATORI: 21′ pt Floccari (L); 8′ Mauri (L), 14′ st Matri (C)

 

LAZIO (4-4-1-1): Muslera; Lichtsteiner, Biava (43’st Stendardo), Dias, Radu; Zarate (30’st Rocchi) Brocchi, Ledesma, Mauri; Hernanes (22’st Matuzalem); Floccari 7. (Berni, Garrido, Bresciano, Foggia). All. Reja.

 

CAGLIARI (4-3-2-1): Agazzi; Perico, Canini, Astori, Agostini; Biondini, Nainggolan (36’st Acquafresca), Lazzari (10’st Nenè); Cossu, Pinardi (30’st Laner); Matri. (Pelizzoli, Ariaudo, Biasi, Sivakov). All. Bisoli.

 

ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo.

 

NOTE: Ammoniti: Perico (C), Nenè (C), Astori (C). Angoli: 4-3 per la Lazio. Recupero: 2′ pt, 3’st.

 

 

Lazio:  

 

Muslera 6: Incolpevole sul gol di Matri, da rivedere un intervento nel primo tempo su cui lo stesso Matri non punisce la sua respinta corta. Attento comunque nel finale con un paio di belle parate.  

 

Lichtsteiner 6: Spinta costante sulla corsia mancina. Buona variabile offensiva per gli schemi di Reja. In fase difensiva dalle sue parti non si corrono grandi rischi.  

 

Biava 6.5: Giganteggia in maniera autoritaria su tutti i palloni che transitano nella zona di sua competenza. Sicurezza per il tecnico, per i compagni e per i tifosi. (Dal 42’ st Stendardo sv)  

 

Dias 6: Arcigno e ruvido il difensore brasiliano. Insieme a Biava forma una coppia di centrali di sicuro affidamento. La solidità del reparto difensivo è infatti una delle basi di questa sorprendente Lazio di inizio campionato.  

 

Radu 5: Gravissimo il suo errore in occasione del gol di Matri. Il suo sanguinoso disimpegno concede una mezz’ora thriller ai tifosi laziali. In calo rispetto alle scorse giornate, ma Cossu è un avversario ostico per tutti.  

 

Brocchi 6.5: Grande corsa e sacrificio per il centrocampista ex Milan. Il suo filtro facilita il compito dei centrali e non solo. Corre a tutto campo per 90 minuti, toglierlo è davvero una follia.  

 

Ledesma 5.5: Quest’oggi la manovra della Lazio non pare fluida come di consueto. Il regista biancoceleste appare un po’ appannato e non fornisce la consueta lucidità in fase di possesso. Molto meglio per quanto riguarda la fase passiva di gioco.  

 

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Mauri 7: Il gol sarà forse fortunoso, così come l’assist involontario, ma il suo stato di forma è un propulsore fondamentale per i biancocelesti. Uno dei migliori giocatori della Serie A in questo avvio di stagione.  

 

Hernanes 7: Il profeta è sempre l’arma in più di questa Lazio, palla ai piedi può fare davvero tutto. Illumina la manovra e propizia la maggior parte delle azioni pericolose dei suoi. Sul finire della prima frazione di gioco supera come birilli gli avversari prima di concludere fuori di poco: magia allo stato puro. (Dal 25’st Matuzalem 6: Entra con l’obiettivo di donare maggiore concretezza alla fase passiva, riesce a svolgere il suo compito senza fronzoli.)  

 

Floccari 7: Implacabile goleador. Il suo centro è un mix di intelligenza tecnica e precisione. Lavora alla grande per la squadra ed ha il merito di crearsi le azioni anche da solo. Qualcuno a Genova lo sta ancora rimpiangendo.  

 

Zarate 6.5: Prova estremamente positiva quello del numero 10 biancoceleste. Gli manca solo l’ultimo guizzo, ma la cura Reja sta funzionando alla grande. Eccede ancora troppo in azioni solitarie, ma il suo lavoro è ora più utile per tutta la squadra. (Dal 36’ st. Rocchi 5.5: Pochi minuti a disposizione si fa notare per un erroraccio in zona gol allo scadere.)  

 

All. Reja 7: La sua Lazio è un orologio svizzero formato da una difesa impermeabile, un centrocampo di qualità e un attacco implacabile. Aiutato anche dalla fortuna in occasione delle marcature riesce a vincere anche le partite in cui la sua squadra non brilla, caratteristica che fa ben sperare per il futuro.

 

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Cagliari:  

 

Agazzi 6: Più sfortuna che demeriti lo puniscono in occasione dei due gol laziali. Svolge senza problemi l’ordinaria amministrazione.  

 

Perico 5: La retroguardia cagliaritana in blocco non appare impeccabile quest’oggi, dal suo lato passano a turno Zarate e Mauri dimostrandosi avversari troppo ostici. Brutto il fallo su Mauri che gli costa l’ammonizione.  

 

Canini 5.5: Sbaglia la chiusura in occasione del gol di Mauri, un errore che intacca una prestazione sino a quel punto tutto sommato positiva.  

 

Astori 5: Soffre la fantasia di Hernanes che da quelle parti fa il bello e il cattivo tempo. Più combattuto il duello con Floccari, comunque vinto dal centravanti biancoceleste.  

 

Agostini 6: Se alla fine Zarate risulta il meno pericoloso dei suoi, gran parte dei meriti vanno attribuiti a lui. La sua prova positiva emerge in una giornata così così per i suoi compagni di reparto.  

 

Biondini 5.5: Parte male e soffre la verve laziale. Con il gol di Matri risale in cattedra e anche grazie a lui il Cagliari riesce a schiacciare la Lazio in difesa. Nel complesso però la sua prova non è pienamente sufficiente.  

 

Nainggolan 5.5: Dopo un ottimo inizio di campionato il centrocampista belga sembra ora soffrire una fase di appannamento. Al cospetto di uno dei migliori centrocampi della serie A, soffre la maggior qualità avversaria. (Dal 36’ st Acquafresca sv: Non incide)  

 

 

Lazzari 5: Sembra soffrire i nuovi schemi del Cagliari. Da quando se ne è andato Allegri il giovane trequartista italiano sembra l’ombra di se stesso. Anche quest’oggi si posiziona tra le linee e svanisce inghiottito dalla buona gabbia formata da Brocchi e Ledesma. (Dal 8’ st Nenè 5.5: Inserito per fornire maggiore concretezza dalla trequarti in su ci riesce solo in parte risultando comunque più positivo di Lazzari)  

 

Cossu 6.5: Sempre un pericolo, la sua velocità e il suo gran tasso tecnico mettono in imbarazzo Radu. Giostra maggiormente sul lato sinistro e da qui piovono numerosi palloni al centro per gli inserimenti di Matri. Da uno di questi nasce il gol dell’illusiva speranza.  

 

Pinardi 6: Vivace e intraprendente. La sua volontà non è supportata dalla precisione e per questo motivo spreca la migliore occasione dei sardi girando il pallone del pari a lato dai pali difesi da Muslera. (Dal 29’st Laner 5.5: Il suo ingresso non cambia la partita che scivola senza sussulti verso il triplice fischio finale)  

 

Matri 6.5: Pronti via manca l’appuntamento con il tap in che può cambiare la partita. Sempre presente è un incubo per tutte le difese della Serie A. Il suo è un moto continuo che lo porta a realizzare un bellissimo gol in tuffo, peccato che poi si riveli inutile.  

 

All. Bisoli 5: Il Cagliari versione Bisoli non riesce a convincere. Dopo il roboante 5-1 ai danni della Roma i sardi paiono non essersi più ripresi e ora le posizioni pericolose si avvicinano inesorabilmente.