Si corre stanotte in Australia a Melbourne il Mondiale di ciclismo 2010. Tracciato di 257,2 chilometri sul circuito di Geelong, lungo 15,9 chilometri da ripetere 11 volte. Un Mondiale all’apparenza non troppo difficile, ideale per gli specialisti delle corse di un giorno.

Come Oscar Freire, lo spagnolo tre volte iridato a Verona, nel 1999, a Lisbona, nel 2001, a Verona nel 2004. Freire vuole entrare nella storia del ciclismo e fare il record di successi nel Mondiale. Poi c’è il belga Gilbert, che dicono in grande forma. Non si può trascurare Cadel Evans, che corre in casa. L’anno scorso il corridore australiano trionfò a Mendrisio. Sentiamo cosa dice. “Sto bene. Non sento la pressione di dover vincere per forza e sto cercando di aiutare i miei compagni a restare sereni. Sono sicuro che con Rogers, David e O’Grady avremo varie carte da giocare nel finale”.



E poi come dimenticare Cancellara, lo svizzero che ha trionfato nella cronometro. Certo sono in tanti a sognare la maglia iridata. Da Kolobnev a Davis, a Farrar, a Cavendish, a Roche, a Sagan, a Hushovd. Ci siamo anche noi con Pozzato che si è preparato al meglio per questa prova. Il capitano azzurro che si ispira a Gianni Bugno per coronare il suo sogno mondiale. “Ho visto e rivisto il video di Gianni a Benidorm 1992” Lui come tutti gli azzurri vuole dedicare un eventuale successo a Franco Ballerini. Gli altri quelli che probabilmente lotteranno per i primi posti sono Visconti e Nibali. Già due corridori siciliani, segno di un ciclismo che cambia anche in Italia. Puntiamo a cogliere il successo numero venti. Prima di noi c’è solo il Belgio con 25. Speriamo che l’Australia ci sorrida. La maglia arcobaleno tinta d’azzurro.



 

 

 

 

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