Sembrava filare tutto per il verso giusto. Dopo un primo tempo senza gol e con i fischi di un Olimpico spazientito, ecco i primi raggi di sole. L’uno a zero siglato da Burdisso e poi, al 31′ del secondo tempo, la marcatura di uno scatenato Mirko Vucinic. Peccato che nella stessa azione del 2-0 romanista si sia consumato uno scontro di gioco dalle conseguenze pesantissime. Totti corre verso l’area avversaria, viene sgambettato dal numero 10 salentino Olivera e reagisce con una spinta. Reciproche scorrettezze. Volano parole e polemiche. L’arbitro Gervasoni è lì a pochi metri e sceglie la linea dura (ma discutibile): rosso diretto per entrambi. Poco importa che uno dei due sia costretto a saltare il derby contro la Lazio.



Sono minuti concitati. Lo stadio non sa dove guardare e cosa pensare. Prima la straripante esultanza per il gol di Mirko Vucinic, poi l’arbitro che fischia e avvicina i calciatori “incriminati”. C’è chi pensa ad un gol annullato, chi a qualche episodio non meglio precisato. Dagli applausi ai fischi in una manciata di secondi. Neanche il tempo di far festa per il risultato messo in cassaforte che Gervasoni si leva dal taschino due rossi diretti per Totti e Olivera. Il pubblico si arrabbia e contesta a gran voce la decisione arbitrale, ma si stringe anche intorno al numero 10: “un capitano, c’è solo un capitano”, intona la Sud.



 

Il Pupone, ancora a secco di gol, è costretto ad uscire dal campo e si fa prendere dal nervosismo. Si avvia verso le scalette che conducono agli spogliatoi e tenta di rincorrere Olivera ma è placcato da uomini della sicurezza e degli staff tecnici. La frustrazione per un’espulsione ingiusta e la rabbia di non poter giocare il derby hanno fatto saltare i nervi al capitano. Lo stadio rumoreggia, ci si guarda intorno per capire meglio l’accaduto, provare a dare una spiegazione a quella doppia espulsione così misteriosa quanto poco ragionata. Nel frattempo la situazione torna alla normalità e la partita riprende, seppur con l’amarezza di squadra e pubblico per una perdita che pesa. Soprattutto in vista della stracittadina.



 

Al termine del match si tenta di ricostruire l’accaduto. La prima a non spiegarsi l’episodio è Rosella Sensi: "non ho capito l’espulsione, mi auguro che con le immagini si potrà vedere". La presidentessa giallorossa è consapevole che Totti "dovrà saltare il derby, ci dispiace, è il nostro trascinatore, una nota triste". Le fa eco Nicolas Burdisso, uomo partita Sky, nuovamente protagonista in giallorosso. "Lui è il nostro simbolo e ci mancherà sia per quello che significa in campo ma anche fuori". Claudio Ranieri difende il suo capitano: "bastava un’ammonizione, l’espulsione mi è sembrata eccessiva. Lasciamo stare, questo è un anno così".

 

(Marco Fattorini)