Rigore! Parola terribile da pronunciare in un derby ed è proprio così che si è aperto Iner-Milan questa sera. Dopo soli cinque minuti di gioco il “moicano” neroazzurro Marco Materazzi ha compiuto un’entrata in scivolata su Ibrahimovic. Per Tagliavento non ci sono dubbi e indica il dischetto. Va proprio il grande ex Zlatan Ibrahimovic sul pallone. In porta c’è Castellazzi, non ce l’ha fatta Julio Cesar ad esserci. In un boato di fischi Ibra non sbaglia e manda sotto l’Inter lanciando il Milan verso una partita che appare ora decisamente più in discesa. La reazione dell’Inter c’è ma è per ora quando siamo al 15′ del primo tempo solo poco più di una fiammata: il Milan preme, e cerca il possesso del pallone. La partita si accende e l’Inter ceca di cambiare marcia affidandosi a un Eto’o in versione davvero guerriera. Abate lo ferma con le cattive in un paio di occasioni, e si affanna il laterale rossonero fino al cartellino (giusto).
Il Milan cerca di non disunirsi, spazi stretti tra i reparti, e gran partita di sacrificio di Robinho almeno in questi minuti iniziali. Altro brivido per i nerazzurri arriva al 13′ quando un Cordoba non perfetto non sale con la giusta scelta di tempo e Ibrahimovic viene pescato in posizione regolare da un perfetto lancio di Ambrosini: il pallone per Robinho piazzato sul dischetto è perfetto, come il recupero in scivolata di Cordoba che gli toglie dal piede un gol già fatto (e fa sobbalzare qualche tifoso rossonero che vorrebbe un secondo rigore che le immagini non svelano a velocità naturale). Sembra di aver già vissuto 95′ minuti di gioco, invece è solo il quarto d’ora. Inter-Milan è calcio a forti dosi. Da bere d’un fiato fino al risultato finale.
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