Brutta situazione in casa Bologna. Il presidente Porcedda è nell’occhio del ciclone. L’imprenditore sardo infatti ha lasciato di fatto ieri la presidenza della società rossoblu, dicendo però che avrebbe pagato le pendenze in ballo. Sì perché al momento ci sono molti milioni di euro che mancano. Quelli per la famiglia Menarini, che non ha visto fin ora un euro dalla cessione. Quelli per pagare gli stipendi dei giocatori e alcune operazioni di mercato. In più c’è la spada di Damocle del Covisoc che non solo inflliggerà 3 punti di penalizzazione per i mancati versamenti Irpef di maggio e giugno, ma altri potrebbe infliggerne nel caso di riscontro di altre irregolarità. «I Menarini non tornano alla presidenza del Bologna. Non abbiamo le possibilità e i mezzi per farlo, ma siccome i Menarini vogliono bene al Bologna, non come certe persone, si stanno attivando in tutto e per tutto per risolvere la situazione. Il Bologna non fallirà anche se la situazione è seria». Queste le parole a Sky Sport 24 di Francesca Menarini, ex presidente dei felsinei
Intanto anche oggi i tifosi e gli ultras del Bologna si sono mobilitati per far sentire il loro sostegno ai propri giocatori. Ieri qualche momento di tensione quando il presidene Porcedda ha lasciato Casteldebole. Alcuni ultras hanno in mattinata hanno chiesto, nell’allenamento tenuto a porte chiuse, a Malesani di fermare la seduta e di far avvicinare i giocatori facendo sentire il loro calore. «Siamo sempre con voi» hanno detto. Intanto la situazione è più che seria…