Cagliari-Lecce 3-2, ovvero: la cura Donadoni funziona. Due vittorie su due sono un biglietto da visita niente male per l’ex commissario tecnico della nazionale italiana. Dopo la vittoria contro il Brescia, ecco che oggi i rossoblu sono stati capaci di imporsi per 3 reti a 2 contro il derelitto Lecce, frutto di un primo tempo da grandissima squadra: 3 gol, un palo, tanto gioco, buon ritmo e una prestazione all’insegna della tranquillità nella gestione del match.
Bisogna dire che oggi il Lecce, almeno quello visto nel primo tempo, si è presentato al Sant’Elia senza mordente, incapace di imbastire un’azione pericolosa e rassegnato all’ennseima brutta sconfitta. Il secondo tempo, complice un calo inevitabile degli uomini di Donadoni, ha visto una compagine salentina tornare alla ribalta, fermando però la rimonta ad una passo dal successo: risultato a parte, è presto per dire se il Cagliari è davvero guarito con la cura Donadoni, ma è certo che il Lecce (alla terza sconfitta consecutiva) avrebbe bisogno di una cura simile.
Passano appena 5 minuti e il Cagliari sfiora il gol: Rosati salva miracolsamente sul tiro a botta sicura di Matri, ma sulla respinta è Nenè, da buona posizione, a sparare sul palo a porta sguarnita. Sono le prove generali per la segnatura, che arriverà pochi secondi dopo: Matri salta Diamoutene in velocità e scocca un tiro preciso in diagonale, tiro su cui l’estremo difensore Rosati non può nulla. L’attaccante rossoblu si ripete appena 10 minuti più tardi, scagliando alle spalle del portiere leccese un diagonale potente, che porta sul 2 a 0 i suoi e che mette a nudo tutte le imprecisioni e la poca grinta della difesa giallorossa. Come premio per una superiorità tecnico-tattica a tratti incolmabile, il Cagliari raccoglie anche la gioia del terzo gol al 28esimo, grazie ad un colpo di testa di Canini, lasciato completamente solo in area avversaria sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il Lecce, Di Michele a parte, non è pervenuto.
Il Cagliari, rientaro forse troppo rilassato dagli spogliatoi, si sveglia con la doccia fredda del gol leccese al nono minuto: Olivera è dapprima fortunato nel rimpallo che gli permette di saltare il diretto marcatore Perico, ma poi si dimostra all’altezza della situazione scoccando poi un diagonale molto angolato su cui non riesce ad intervenire Agazzi. Il gol scuote i sardi, che tornano a macinare il proprio gioco, mentre il Lecce osa qualche folata offensiva senza però mai dare davvero l’impressione di credere in una possibile rimonta. Almeno fino al 36esimo della ripresa, quando Di Michele, lasciato colpevolmente solo dalla difesa cagliaritana, infila la rete dell’inatteso 3 a 2. I restanti 9 minuti sono un assedio a Fort Cagliari, con Agazzi chiamato diverse volte a dire di no agli attaccanti salentini. Il Forte regge fino alla fine, regalando a Donadoni e alla squadra una settimana tranquilla.
TABELLINO CAGLIARI-LECCE 3-2 (primo tempo 3-0)
MARCATORI: Matri(C) al 6′ e 15′ p.t., Canini(C) al 28′ p.t.; Olivera(L) al 9′ s.t., Di Michele(L) al 36′ s.t.
CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi; Perico(30′ s.t. Ariaudo), Canini, Astori, Agostini; Biondini, Conti, Nainggolan; Cossu(36′ s.t. Lazzari); Matri, Nenè(24′ s.t. Acquafresca). (Pelizzoli, Magliocchetti, Laner, Ragatzu). All.: Donadoni
LECCE (4-3-2-1): Rosati; Vives(1′ s.t. Donati), Diamoutene, Fabiano, Mesbah; Bertolacci(20′ s.t. Brivio), Giacomazzi, Olivera; Munari, Di Michele; Jeda(1′ s.t. Ofere). (Benassi, Gustavo, Coppola, Piatti). All.: De Canio
ARBITRO: De Marco
Spettatori Ammoniti: Olivera, Di Michele, Perico, Matri. Angoli: 7-4 per il Lecce. Recupero: 0 e 3′.
PAGELLE CAGLIARI
AGAZZI: VOTO 6
PERICO: VOTO 6
CANINI: VOTO 6,5
ASTORI: VOTO 6,5
AGOSTINI: VOTO 6,5
BIONDINI: VOTO 6,5
CONTI: VOTO 6,5
NAINGGOLAN: VOTO 6
COSSU: VOTO 6,5
MATRI: VOTO 7
NENE’: VOTO 6,5
ROSATI, VOTO 5,5
VIVES, VOTO 5 (DONATI, VOTO 6)
DIAMOUTENE, VOTO 5,5
FABIANO, VOTO 5,5
MESBAH, VOTO 5
BERTOLACCI, VOTO 5
GIACOMAZZI, VOTO 5,5
OLIVERA, VOTO 6
MUNATI, VOTO 5
DI MICHELE, VOTO 6
JEDA, VOTO 5 (OFERE, VOTO 6)