Le feste di Natale nel rispetto della tradizione riuniscono attorno allo stesso tavolo molte persone per pranzi e cene che si prolungano anche delle ore. Al centro delle conversazioni non può non esserci il mondo del pallone, visto e considerato che nel Bel Paese siamo tutti – chi più e chi meno – degli allenatori mancati. Succede così che si discuta sul campionato e sulla rivale diretta del Milan, su Rafa Benitez e sul futuro di Gigi Buffon; fra i più nostalgici anche l’argomento calciopoli riscuote un buon successo. In una chiacchierata natalizia, Maurizio Compagnoni, volto e voce popolare di Sky Sport, ha raccontato a ilsussidiario.net le sue impressioni su quello che è stato e – soprattutto – su quello che sarà il campionato italiano. La prima vera notizia è legata al futuro di Gigi Buffon: non è, infatti, un mistero che il suo rapporto con la Vecchia Signora sia sempre più legato a un filo.
Su questo punto è concorde anche Compagnoni, che senza mezzi termini o giri di parole confida che «a giugno Buffon va via sicuramente e, se arriva un’offerta importante, anche a gennaio». In discussione non c’è il «talento del giocatore, ma l’ingaggio: la Juve vuole liberarsi di uno stipendio da 13 milioni lordi annui. Non so, comunque, se già in questa finestra di gennaio ci possa essere un grande club europeo disposto a investire». L’addio di Van Der Sar a fine stagione proietta – secondo radio mercato – Gigi a Manchester, sponda United. I tifosi bianconeri si chiedono in queste ore se la loro squadra sia in grado di recuperare il gap dal Milan, magari ricorrendo alla campagna acquisti. «Cosa manca ai bianconeri? A questa Juve – spiega Compagnoni – mancano sicuramente cinque punti. La sessione di gennaio potrebbe portare due terzini, anche se i rientri di Grygera e di Grosso sono una garanzia. Si vocifera di un interesse per Zaccardo. Sarebbe un discreto rinforzo: sul mercato il problema principale è che la Juve, come altre squadre, non può tesserare extracomunitari».
Per quanto riguarda il centravanti circolano molti nomi, ma sembra tutto rimandato a giugno: «Marotta è stato chiaro, quando ha detto che il centravanti che può fare la differenza arriva a giugno». Niente illusioni quindi. In casa Juve tiene banco il mercato, mentre in casa Inter c’è un attimo di smarrimento a tratti incomprensibile. «Dopo il successo nella Coppa del Mondo per club non mi aspettavo una rottura così traumatica; dopo le dichiarazioni di Benitez, la rottura era, però, inevitabile. In parte mi ha sorpreso l’esplosione di Benitez dopo il successo, ma posso comprenderlo: è evidente che c’era un rottura con Moratti e un mancato feeling con i giocatori».
Se la Juve e l’Inter sono per diversi motivi preoccupate, il Milan ride anche dopo l’ultimo regalo di Berlusconi: Antonio Cassano. «Potrebbe diventare – chiosa Compagnoni – un colpo di mercato, ma per adesso rappresenta un potenziale problema per Allegri: in quel ruolo il Milan non aveva bisogno di fare acquisti». La riapertura del processo di calciopoli da parte della Figc non trova interessato Maurizio Compagnoni, che, anzi, si sente «nauseato dalla vicenda. Questa brutta pagina mi ha annoiato. Comprendo chi vuole indietro gli scudetti e chi, invece, li vuole tenere. Da questo punto di vista non ho proprio niente da dire». Grazie a Compagnoni in tavola ci sono molti argomenti da approfondire. Buon Natale.