NAPOLI – Il direttore sportivo Riccardo Bigon fa un passo indietro e dopo le dichiarazioni nei confronti dell’arbitro Damato in seguito ai fattacci di Udine, tende la mano ai direttori di gara: «Non ci sono piani per impedire la nostra crescita – ha spiegato ieri il ds, inibito per la sfida con l’Inter – Conosco Collina e Nicchi, sono professionisti e lavorano in maniera ineccepibile. Restano gli episodi negativi, che ci hanno condizionato. Non so quanti punti ci abbiamo rimesso: tre, cinque, sei, ma sono figli di un appannamento di forma del direttore di gara di quella circostanza. Chiedo scusa a Damato, ma non sono un maleducato. Ho letto che la panchina dell’Inter è la più squalificata d’Italia, io sono alla prima volta. Ho sbagliato i toni: Mourinho, che ha autorevolezza e prestigio guadagnati sul campo, merita una considerazione maggiore».



Questione definitivamente chiusa, forse, intanto 14 parlamentari divisi fra maggioranza e opposizione hanno sollecitato i vertici di Figc, Lega Calcio, Collina, e pure l’Osservatorio «a tutelare il Napoli, perché, visto le ripetute decisioni, arbitrali, non ci si può aggrappare solo alla casualità».

Più volte in settimana si è parlato di uno scarso peso politico della società partenopea e questo gesto potrebbe essere scaturito proprio da questa situazione di “inferiorità”. Intanto arrivano buone notizie dall’infermeria di Castelvolturno. Ezequiel Lavezzi è pronto per scendere in campo domenica al San Paolo contro l’Inter. Il Pocho è pienamente recuperato e ieri ha disputato anche uno spezzone della partitella quotidiana. L’argentino ritroverà con grande probabilità una maglia da titolare nella bolgia del San Paolo che per la sfida contro la capolista farà registrare il tutto esaurito.



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