CALCIO NAPOLI – Incredibile retroscena svelato oggi dal quotidiano partenopeo il Mattino che in prima pagina racconta la centrale di spaccio che si sarebbe creata intorno al San Paolo specialmente nella Curva A. Dietro i gruppi organizzati degli ultras partenopei ci sarebbe, secondo gli inquirenti, la camorra che gestirebbe il business della cocaina.



A spiegare nei dettagli ai magistrati quello che avviene all’interno dell’impianto sportivo è Emiliano Zapata Misso, nipote del boss del rione Sanità, Giuseppe. Ora Misso è un collaboratore di giustizia e ha rivelato alcuni particolari agli investigatori. «Del gruppo della Masseria Cardone facevano parte senz`altro esponenti del gruppo dei Licciardi, fra i quali Ettore Bosti, figlio de`O Patrizio. Il gruppo denominato «Rione Sanità» è comandato da Gianluca De Marino, fratello di Ciro De Marino, componente del gruppo di fuoco del clan Misso.



"Il gruppo è costituito da alcuni ragazzi del quartiere Sanità. I Mastiffs si posizionano al centro della curva A, nella parte più bassa dell`anello superiore ed a fianco a loro si mettono quelli del rione Sanità. Poi ci sono le Teste Matte e i Vecchi Lyons, che sono dei Quartieri Spagnoli, e la Masseria Cardone, di Secondigliano».

 

«Lo spaccio – racconta un ultras al quotidiano partenopeo- c`era, anche in curva B. Ma più della stecchetta di hashish o della bustina di erba non si andava. Oggi tutto è cambiato. Oggi circola la roba pesante» ha concluso il tifoso.