ESCLUSIVA CALCIOMERCATO LAZIO – Edy Reja è il nuovo allenatore della Lazio. L’ex tecnico del Napoli ha rescisso il contratto che lo legava all’Hajduk Spalato, società croata. Per sapere di più sul tecnico goriziano, e non solo, abbiamo intervistato, in esclusiva per il sussidiario.net, Fabio Viviani, ex giocatore del Vicenza di Guidolin, stretto collaboratore di Reja ai tempi del Napoli ed attuale tecnico della Sambonifacese.



Viviani, Reja è approdato alla Lazio, squadra che vive un momento difficile e delicato. Come potrà aiutare la società capitolina?

La forza di Edy (Reja, ndr) è la serenità. Riesce a dare equilibrio, tranquillità anche in situazioni abbastanza critiche, come in questo caso. Sono sicuro che riuscirà a far bene anche con la Lazio. Dal punto di vista tattico lui è un allenatore che gioca all’attacco, lo ha fatto con il Napoli farà altrettando con i biancocelesti.



Vi siete sentiti telefonicamente in questi giorni?

Certamente, siamo stati in contatto fino a due giorni fa, prima di accettare l’offerta di Lotito. Mi ha chiesto di seguirlo anche nell’avventura capitolina, ma fino al termine della stagione resterò fedele all’impegno preso con la Sambonifacese.

Che ricordi ha dell’esperienza di Napoli accanto a Reja?

Splendidi perché abbiamo conquistato molti traguardi. Sono contento anche della stima che i tifosi hanno avuto per il nostro lavoro, siamo stati bene, sono stati cinque anni pieni di soddisfazioni. La gente ci ha voluto bene perché siamo stati sempre diretti, non abbiamo mai dato false illusioni ai tifosi, abbiamo chiarito fin da subito quale era l’obiettivo finale.



Qual era il rapporto tra il presidente De Laurentiis e Reja?

Il presidente è una persona passionale, ha una grande personalità. Tra i due c’è sempre stata una grande stima, a volte litigavano anche in maniera aspra, ma questi litigi rafforzavano il loro rapporto, infatti tra i due c’è ancora un bellissimo legame.

 

Ci racconti del Lavezzi giocatore…

Calciatore impressionante, ci sorprendeva soprattutto la sua velocità durante l’intero match. Lui ha una grande resistenza, riesce a fare un grande scatto anche al 95esimo della partita.

E’ vero che fuori dal campo l’argentino è ingestibile?

Assolutamente no, è una persona schietta, diretta, dice sempre quello che pensa perché non ha niente da nascondere. Con noi non ha mai fatto qualcosa fuori dall’ordinario, anzi, si è sempre comportato bene. Tutti i giocatori sudamericani hanno una vita privata, uno stile di vita, diversi da quella dei giocatori italiani, per questo a volte nascono delle polemiche… I

l Napoli attuale può arrivare al sogno Champions League?

Io dico che sulla carta non è ancora una squadra da quarto posto, o meglio, ci sono squadra più attrezzate. Però il Napoli ha una caratteristica fondamentale, l’entusiasmo, che può portare la squadra a fare qualcosa di eccezionale. Le altre formazioni da questo punto di vista hanno una marcia in meno. Anche noi, quando centrammo i preliminari per entrare in Coppa Uefa, non avevamo una squadra all’altezza di quell’obiettivo, però grazie alla voglia, alla determinazione, all’entusiasmo della squadra, abbiamo raggiunto quel grande traguardo.

 

Quanto c’è del lavoro di Reja e di tutto il suo staff tecnico nel Napoli attuale?

Innanzitutto il modulo tattico (3-5-2, ndr) è lo stesso, poi ovviamente cambiano gli uomini, anche se ci sono calciatori acquistati in questa stagione che erano già stati segnalati da noi ovvero Dossena, Campagnaro e Cigarini.

 

Lei è stato uno degli artefici di quel Vicenza targato Guidolin che arrivò in semifinale di Coppa delle Coppe. Qual era il segreto di quella squadra?

Era un insieme di tante cose: eravamo calciatori motivati, con alle spalle una grande società e l’entusiasmo di una città intera. Soprattutto avevamo un grande allenatore che ci ha ben guidato.

Che ricordi ha del Guidolin allenatore?

E’ senza dubbio uno dei tecnici più determinati e preparati in Italia. Il nostro rapporto è sempre stato ottimo, anche ora ci sentiamo spesso.

 

Lei ha avuto grandi maestri, Ulivieri, Guidolin e Reja. Il Viviani allenatore a chi si ispira di questi tre?

Cito anche un altro allenatore che mi ha allenato in carriera: Sacchi. Diciamo che ogni tecnico prende spunto dalle persone con cui si è confrontato in passato, anche se alla fine si mette sempre in pratica la propria filosofia. Da Ulivieri ho imparato la fase difensiva da Reja quella offensiva e da Guidolin le varie tattiche di gioco.

Quali sono gli obiettivi stagionali dalla Sanbonifacese?

Siamo partiti per disputare un campionato tranquillo, mettendo in mostra qualche giovane interessante. Con il mercato di gennaio abbiamo un po’ cambiato strategia, puntando su gente più esperta. Ci siamo rafforzati, anche se in questo momento non riusciamo a raccogliere molti punti…

 

(Claudio Ruggieri)