ROMA PALERMO – Stamane a Roma cadono copiosi fiocchi di neve, nel frattempo i giallorossi insidiano l’Inter per la lotta scudetto e la Lazio è alle prese con una crisi storica, ad un passo dal baratro della B. Casualità vuole che l’ultima nevicata a Roma, risalente al 1985, coincise con la retrocessione in serie cadetta dei biancocelesti. In questo scenario quantomeno particolare (per qualcuno paradisiaco) domani lo stadio Olimpico ospiterà il Palermo che, carico di entusiasmo, sarà pronto per impensierire i giallorossi.



Sulle panchine siederanno due uomini della rinascita. Il padrone di casa Claudio Ranieri e un ex romano d’adozione come Delio Rossi che, con il suo Palermo, ha vinto tutte le gare in casa stabilendo un  vero e proprio record. Riminese di nascita, ex centrocampista, il tecnico rosanero conosce bene le dinamiche della Capitale, i suoi tifosi e le sfide più calde (leggasi derby). Soprannominato “il ciancicatore” dai romanisti per via dei tanti chewing gum masticati in panchina, Rossi ha vissuto anni intensi all’ombra del cupolone, tra derby al vetriolo e importanti traguardi sportivi, ultima la coppa Italia conquistata una manciata di mesi fa all’Olimpico davanti a spalti gremiti e festanti. Il tabellino delle stracittadine firmate Rossi parla chiaro: 3 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte.



Un bottino sorprendente che ha spezzato quella lunga serie di trionfi giallorossi che, negli ultimi anni, quasi monopolizzavano la stracittadina.Sebbene lui ripeta che "la partita con la Roma non sarà un derby", non potrà certo dimenticare i fasti del 3-0 inflitto ai giallorossi nel dicembre del 2006. Oppure ancora, l’ultima stracittadina di Delio Rossi che, nell’aprile scorso, ha dato ragione proprio ai biancocelesti, vittoriosi per 4-2 sull’armata di Spalletti.

 

Una scia di festeggiamenti, bagni nelle fontane, sfottò, entusiasmo e agonismo. Il calcio nella Capitale è questo e si ripete ogni anno, in ogni occasione (e derby) che si rispetti. Delio Rossi non ha mancato di presentarsi con lo smoking e si è affermato come un abile e stimato avversario, masticando chewing gum e successi. Riportando a Formello una coppa che ha poi aperto la strada alla vittoria di Pechino. Ma oggi c’è la neve, la Roma seconda in classifica e lo spettro della B per la Lazio. "Non ne parlo. Non lo farò né ora né alla vigilia della prossima partita. La crisi? Non me l’aspettavo. Ma andiamo avanti", così Rossi liquida la pratica dell’ex e pensa al futuro prossimo, alla sfida contro i giallorossi che, contro di lui, hanno sempre sudato sette camicie per strappare i tre punti. Lui che si sente "di far parte in pieno del proget­to Palermo", sicuro che i tifosi romanisti "mi vogliano un po’ più di bene ora che non sono più alla La­zio".Sarà l’effetto sorpresa della neve con annessi corsi e ricorsi storico-calcistici, ma questa vigilia sembra ancora più magica e bella. Come le due squadre che domani pomeriggio correranno sotto i riflettori dell’Olimpico.



 

(Marco Fattorini)