ESCLUSIVA CHAMPIONS LEAGUE BAYERN MONACO FIORENTINA –  Fiorentina – Bayern. E’ la sfida della stagione per la squadra viola. Quella che oltre a decidere la qualificazione in Champions League, può anche dare una svolta all’annata in chiaroscuro del club di Cesare Prandelli. Abbiamo chiesto un commento, in esclusiva per ilsussidiario.net ad Antonio Di Gennaro, nato proprio a Firenze, dove ha giocato dal 1976 al 1980 e che commenterà per Sky Sport la gara.



Di Gennaro, c’è Fiorentina – Bayern, sarà un match proibitivo per la squadra viola?

Non direi, è una sfida aperta. La Fiorentina può ribaltare il pronostico che la vede sfavorita. Certo il Bayern di questo periodo sta attraversando un momento di forma straordinario e non è più la Fiorentina di un po’ di tempo fa. Ma credo che la qualificazione sia tutta da giocare. Basta che la squadra viola ci metta la concentrazione e l’impegno giusto…



Come dovrà essere impostata tatticamente questa partita?

Non bisogna lasciare il gioco al Bayern: è importante che la Fiorentina si sappia imporre, che non pensi solo a difendersi. I giocatori e i mezzi ci sono perché questo possa succedere.

C’è Montolivo. Come giudica questo centrocampista?

Ha fatto un salto di qualità notevole. E’ cresciuto moltissimo. E’ un giocatore fondamentale per la Fiorentina. E poi anche per la Nazionale. Merita di certo la convocazione per Sudafrica 2010.

Gilardino invece sembra in crisi…

Ultimamente non stiamo vedendo il Gilardino che ci ha abituati tanto bene ma un momento di flessione è possibile, tutti possono averlo. Speriamo per l’incontro con il Bayern che ritorni a essere il centravanti decisivo che abbiamo visto in tante partite.



Non sarebbe ipotizzabile un ingresso di Keirrison?

E’ un calciatore molto giovane, non so fino a che punto possa essere utile un suo inserimento in una sfida così difficile. Lui di tempo ne ha veramente tanto davanti.

Chi è un altro punto di forza di questa squadra?

Sicuramente Jovetic. E’ così giovane ma è già fortissimo e ha ancora dei margini di miglioramento. E poi c’è Frey, un portiere che fa la differenza. Sa risolvere tante situazioni difficili è l’uomo in più della Fiorentina.

Un giudizio su Prandelli, soprattutto dopo le ultime polemiche e le ultime voci che lo riguardano…

E’ facile giudicare un allenatore nei suoi momenti difficili, solo perché la Fiorentina sta facendo fatica. Prandelli è un grande allenatore, che ha fatto benissimo in questi anni con la squadra viola, tanto che si parla di lui in chiave Nazionale o Juventus.

 

Quindi cosa si dovrebbe fare?

Aspettare che finisca questa stagione dove comunque la Fiorentina ha ancora degli obiettivi. C’è la doppia sfida con il Bayern in Champions. C’è la semifinale di Coppa Italia. Ci sono ancora tante giornate di campionato. E soprattutto un contratto che Prandelli ha con la società viola.

 

Scudetto. E’ una parola difficile per Firenze?

No direi di noi. Certo bisogna programmarlo, non si può inventare tutto in poco tempo. C’è la concorrenza spietata di un’Inter che anche nei prossimi anni sarà la squadra da battere, ma nulla è impossibile.

 

La società viola sta quindi lavorando bene?

Sì, visto che c’è anche questo progetto della cittadella dello sport che servirà a guadagnare introiti per rafforzare la Fiorentina in un prossimo futuro. Se questa cosa si realizzerà sarà una cosa bellissima per tutta Firenze.

 

Passiamo a un’altra squadra, il Verona, con cui lei ha vinto lo scudetto. Questo sembra l’anno buono per la risalita in serie B…

Credo che sia proprio la stagione giusta per tornare ai livelli che competono a questo club. Poi da qui bisognerà proseguire per fare un buon campionato di serie B e puntare alla serie A. Ma ci sono validi dirigenti che stanno già pensando a tutto questo.

 

Forse due squadre per Verona però sono troppe…

No non direi. Il Chievo ad esempio è una società modello che già da tempo sta collezionando importanti presenze in serie A. Il suo direttore sportivo Sartori poi è molto bravo. E poi c’è questo progetto del centro sportivo di Villafranca, un vanto e un gioiello del Chievo calcio.

 

Che differenza c’ è tra Firenze e Verona a livello di ambiente?

Firenze è più passionale, si avverte più pressione sulla squadra, ci sono anche più polemiche polemica. Verona è una vera propria oasi del calcio, dove fare sport è una fortuna a tutti i livelli.

 

E’ rimasto più legato alla Fiorentina o al Verona?

Sono di Firenze e quindi partecipo alle sorti di un club dove ho anche giocato. ma dall’altra parte ho ottenuto i più bei risultati sportivi a Verona e sono rimasto affezionato a questa squadra. Diciamo che ho il cuore diviso tra tutte le squadre in cui ho giocato, quindi anche il Bari. E’ una cosa normale visto che queste tre città mi hanno dato così tanto.

 

(Franco Vittadini)