NAZIONALE VIDEO CASSANO SANREMO – La prima puntata dell’edizione 2010 di Sanremo ha visto la presenza sul palco dell’Ariston del fantasista della Sampdoria Antonio Cassano. Il numero 10 blucerchiato è stato sottoposto ad una serie di domande interessanti, la prima, da rituale, riguardante la Nazionale: «Al ct non vorrei cantare una canzone ma gliele vorrei suonare – ha detto scherzando – a lui dedico Pigliati una pastiglia… Dicono che sono bravo e che mi prenderebbero. Tutti mi vogliono ma nessuno mi prende. Forse hanno paura. Io però sono bravo e tranquillo, sono un bravo ragazzo».



Sempre parlando dell’Italia, Fantantonio ha aggiunto: «Neanche mi ricordo l’ultima volta che ci ho giocato, mi sembrano passati vent’anni. Io sono innamorato della mia patria e voglio giocare in azzurro. Anche se non andrò ai mondiali farò comunque il tifo per la Nazionale». Ripercorrendo la propria carriera, Cassano boccia definitivamente un suo gesto storico: «Lanciare la maglia in faccia all’arbitro è stato un errore che non rifarei – dice il barese – l’unico che non rifarei. Ne ho fatte di cazzate, quella è stata la più grande».



«Ho fatto 17 anni da disgraziato e 10 da miliardario, me ne mancano altri sette per pareggiare il conto. Il gol all’Inter? Avevo quasi 17 anni. Mi ha cambiato la vita, mi ha fatto diventare un calciatore importante e un ragazzo ricco. La realtà è che chi gioca a calcio lo fa per i soldi. E quel gol me ne ha fatti guadagnare tanti».

 

Chiusura dedicata alla mamma: «La mia mamma è la donna più importante della mia vita. Per scaramanzia mia madre pretende che in ogni stadio in cui gioco i tifosi la insultino. La mamma è la cosa più importante al mondo. Mi ha tirato su con tanto affetto, tanto amore. Spero che possa passare una vecchiaia di alto livello e che possa campare cento anni. Una canzone che dedicherei a mia mamma? ‘Non dirgli mai’ di Gigi D’Alessio. A Carolina? Lei è la mia vita e le dedico ‘A te’ di Jovanotti».