CHAMPIONS LEAGUE – Ancora l’arbitro norvegese Ovrebo è stato protagonista di una conduzione di gara disarmante. Ieri sera a farne le spese è stata la Fiorentina di Prandelli che in casa del Bayern Monaco ha giocato un match fantastico ma ha trovato una direzione di gara inadeguata. Partendo dal rigore fischiato per un fallo inesistente di Kroldrup su Ribery (anche se Gomez comunque aveva ribattuto in rete la deviazione di Frey), passando per l’espulsione di Gobbi letteralmente inventata dall’arbitro norvegese e dal suo assistente di linea e finendo con il macroscopico fuorigioco non fischiato sul gol di Klose, con il bomber tedesco avanti almeno due metri e mezzo rispetto alla linea dei difensori viola.



Non è colpa del destino o di altro, è colpa della mediocrità dell’arbitro Ovrebo, già segnalato in varie occasioni. Quali? Agli Europei del 2008, per fare un esempio, annullò un gol regolarissimo a Luca Toni nella sfida contro la Romania, ma il meglio (il peggio) delle sue capacità si manifestarono nella semifinale di Champions League tra Chelsea e Barcellona dello scorso anno, quando non vide almeno due rigori netti a favore degli inglesi, provocando la rabbia incontenibile di Didier Drogba, che fu in seguito squalificato per tre giornate dall’Uefa.



Bene, proprio l’Uefa dovrebbe dare spiegazioni per i fatti, anzi misfatti, di Ovrebo, assolutamente inadeguato per una competizione di alto livello come la Champions League. Anche la Federcalcio italiana dovrebbe intervenire in maniera netta e tempestiva, non è la prima volta che il calcio italiano viene defraudato in questo modo (ricordate Moreno?). Ultimo particolare da non trascurare: ieri gli errori sono arrivati a favore del Bayern Monaco, squadra tedesca, guarda caso la Nazione che ci tallona nel ranking Uefa per l’assegnazione dei quattro posti in Champions. Non vogliamo fare i complottisti ma arbitri così evidentemente inadeguati non possono dirigeri partite di queste importanza…