ESCLUSIVA INTER SAMPDORIA – Inter – Sampdoria è la partita clou di questa giornata di campionato. Per commentare questo incontro abbiamo intervistato, in esclusiva per ilsussisiario.net, Riccardo Ferri, storico stopper dell’Inter (dal 1981 al 1994) che ha finito la carriera con i colori blucerchiati.

Ferri, c’è Inter – Sampdoria. Come vede questa sfida?



E’ una partita molto interessante. La Sampdoria è una buona squadra che sta attraversando un momento di forma molto brillante. Però credo che di fronte all’Inter attuale ci sia poco da fare.

Perché?

Si è visto anche prima del derby. Si parlava tanto del Milan, della sua pericolosità, poi l’Inter si è dimostrata nettamente superiore. I neroazzurri sono veramente una corazzata, difficile da battere.



Quindi questa Sampdoria a cosa può puntare in questo campionato?

Sicuramente in alto, perché ha vinto quattro partite consecutive senza Cassano. Chissà poi quando tornerà questo grande fantasista. La Sampdoria ha avuto un inizio strepitoso, poi è arrivata una crisi profonda ma ora è in ripresa. Credo che se manterrà le condizioni di forma attuali potrà lottare fino in fondo per un posto in Champions League.

Quali giocatori le piacciono della squadra blucerchiata?

Naturalmente Cassano. Poi Pazzini e Paolombo, sono veramente ottimi giocatori. Ma direi che tutti i reparti ultimamente si stanno dimostrando molto affidabili.



Invece sull’ Inter, c’è poco da dire. Ci vorrebbe solo questo successo con il Chelsea…

E’ una sfida che si gioca su 180 minuti. Il Chelsea indubbiamente è una squadra straordinaria ma anche l’Inter ha le sue carte da giocare. Dipenderà tutto da chi saprà gestire meglio sul piano nervoso questi due match.

Ci sono analogie con la sua Inter dei record?

Ci sono molte analogie. La sicurezza, la facilità con cui questa Inter, come quella dei record, riesce a sconfiggere gli avversari. E poi in tutte e due le formazioni ci sono tanti nazionali fortissimi.

 

Quindi è un’Inter che può anche vincere la Champions?

Ci sono tutti i presupposti perché questo succeda. Anche se il lotto delle concorrenti è ampio e insidioso. C’è il Manchester United che è sempre molto temibile, il Barcellona e lo stesso Real Madrid che non può essere sempre quello di Lione. Non è facile, ma l’ Inter deve provarci fino in fondo.

 

La “sua” Inter però aveva già vinto due coppe Uefa. Questa non ha successi internazionali…

Credo che se questa Inter dovesse disputare la Coppa Uefa sarebbe la favorita numero uno. Sarebbe sicuramente la squadra da battere in questa competizione.

 

Lei che è stato un grande difensore come vede Santon?

E’ molto forte. Ma deve dimostrare nell’Inter quelle capacità che possono fargli fare il saltodi qualità e che gli facciano guadagnare un posto stabile in Nazionale.

 

Quindi lei lo porterebbe ai Mondiali in Sudafrica?

Lo porterei. Lui come altri giovani del nostro campionato. Mi piacciono molto Bonucci e Ranocchia. Penso che la linea difensiva del Bari sia molto valida.

Un giudizio sui difensori di questa generazione?

Noi italiani siamo sempre stati considerati i migliori difensori del mondo. Forse adesso però si lavora troppo poco sulla tattica individuale di questo ruolo e si pagano ovviamente le conseguenze.

 

La Nazionale campione del mondo spesso è sotto pressione, un po’ come è successo a quella del 1990 di cui lei faceva parte…

Noi, giocando in casa, avevamo una responsabilità doppia. In tutti e due i casi la pressione è stata ed è fortissima. Ma è normale e giusto così. Ritengo però che l’Italia abbia tutte le chances di far bene in Sudafrica.

 

Perché?

Ai Mondiali l’Italia va sempre da protagonista. Anche se poi ci sono squadre come Brasile, Argentina e Germania e tutte le più forti del ranking mondiale che hanno le loro possibilità di vincere e di fare bene. Io comunque sono fiducioso…

 

(Franco Vittadini)