EUROPA LEAGUE – ROMA PANATHINAIKOS – L’Europa a due passi dal Tevere. Sì, proprio così: giovedì sera, all’insolito orario delle 19, l’Olimpico accoglierà Roma e Panathinaikos per la gara di ritorno dei sedicesimi di finale dell’Europa League. Ricordando che all’andata i giallorossi sbandarono per 2-3 nella bolgia dell’Oaka Stadium.  Ora però, la possibilità di riscatto è concreta, non troppo difficile (basta un 1-0), ma soprattutto a due passi da casa.



E allora poco importa che non si tratti di una semifinale o di una partita di cartello, lo stadio Olimpico è pronto a riempirsi per spingere la Roma alla vittoria. L’obiettivo è quello di raggiungere le 40mila presenze giallorosse che costituirebbero dire la punta più alta di pubblico raggiunta tra tutte le partite europee giocate in questi mesi. I greci, arrivati a Roma nella serata di martedì, saranno invece seguiti da seimila supporters. Il fattore campo con il “dodicesimo uomo” potrà essere l’arma in più per i giallorossi che, orfani di Totti, Toni e Julio Sergio, sono alle prese con qualche dubbio in più. A partire da Pizarro. Il mediano cileno, una pedina preziosissima per Ranieri, ha accusato una leggera contrattura al polpaccio destro che lo ha tenuto fermo contro il Catania. Non si è allenato nemmeno ieri ma ha lavorato in piscina e spetterà dunque al mister decidere se mandarlo in campo o meno.



In porta ci sarà Doni, mentre per Julio Sergio bisognerà aspettare Napoli o, addirittura, un’altra settimana. In difesa rientra Philippe Mexes. Tra il centrocampo e l’attacco si concentrano parecchie ipotesi. In lizza per un posto da titolare ci sono i vari Cerci (con ottime chance dopo la bella prestazione contro il Catania), Menez e poi Vucinic (ma su di lui non ci sono dubbi) e Baptista.

 

A proposito del talento francese, ieri ha parlato il suo procuratore Alain Migliaccio. "Onestamente non so adesso cosa voglia fare la Roma, se voglia prestarlo o no. A me hanno detto che non lo vogliono cedere e non lo vogliono dare in prestito. Menez ha un grande talento, ma è vero, non gioca quasi mai con la stessa continuità per novanta minuti".



 

"A giugno riparleremo e vedremo cosa vorranno fare col giocatore. – ha ribadito Migliaccio al sito Romanews.eu – Credo decida l’allenatore. Poi oggi dico così, magari fa due partite fenomenali e di queste cose non se ne parla più". E se il ruggito del campione arrivasse domani sera, l’Olimpico dei 40mila sarebbe pronto a festeggiarlo.

 

(Marco Fattorini)