INTER CHELSEA – La sfida di stasera tra Inter-Chelsea è ovviamente anche la sfida tra Mourinho e Ancelotti. Per ora il loro tabellino vede una vittoria a testa negli scontri diretti ufficiali (escludendo quindi l’amichevole estiva), esattamente nel campionato italiano dello scorso anno. Ma non sarà solo la sfida tra i due tecnici-nemici ad infiammare il San Siro. In campo andranno 22 calciatori, un mix di potenza, tecnica ed esplosività.



Curioso il caso dei due portieri, da un lato Peter Cech, fino a qualche anno fa il più forte portiere al mondo ma il ceco, dopo il tremendo infortunio al cranio, ha perso qualcosa. Dall’altra Julio Cesar, il brasiliano ha intrapreso il percorso inverno, oggi autentico fuoriclasse mentre qualche anno fa  era considerato solo buon portiere con alcune lacune. Gli occhi saranno rivolti a Lampard e Sneijder, i due fari del centrocampo, l’inglese giocherà più arretrato rispetto all’olandese ma sarà comunque marcato a vista, essenziale è impedirgli di arrivare alla conclusione. L’ex Real Madrid invece avrà il compito di mandare in confusione il centrocampo del Chelsea di Ancelotti, evitando l’asfissiante marcatura di Mikel. Il nigeriano è molto bravo nella marcatura a uomo ma troppo irruento e questo potrebbe essere un vantaggio per i nerazzurri.



In attacco ci saranno quattro cannonieri, quattro punte di razza. Ovviamente il pericolo numero uno per la difesa di Mourinho risponde al nome di Didier Drogba, uno dei pochi centravanti al mondo capace di far reparto da solo. Accanto all’ivoriano agirà Anelka, prima punta atipica, pesante e potente ma allo stesso tempo agile e veloce: non lascia mai punti di riferimento.

 

Ma anche Milito ed Eto’o possono mettere in difficoltà Terry e Carvalho, soprattutto il secondo che non sembra più il giocatore di qualche anno fa. Ma la vera chiave di volta potrebbe essere il duello Maicon-Belletti, il nerazzurro dovrà sfruttare le difficoltà fisiche e di posizione dell’ex Barcellona, tornato da poco da un infortunio e schierato in una posizione insolita per lui che ha sempre giocato dall’altra parte del campo. In più Belletti non è mai stato un grande difensore, molto bravo a spingere ma meno a difendere, per questo si dovrà puntare su di lui per cercare di aprire un varco nella difesa dei londinesi.