INTER – Dopo la panolada di sabato scorso, una manifestazione spontanea del popolo nerazzurro contro l’arbitraggio di Tagliavento, i supporters dell’Inter potrebbero protestare nuovamente prima della sfida in programma questa sera con il Chelsea. In base alle voci e alle indiscrezioni che circolano su internet a partire da ieri mattina, pare infatti che si stia pensando di mostrare allo stadio i polsi incrociati, lo stesso gesto che ha destato scalpore, fatto da Josè Mourinho sabato sera.
«C’è questa voce, vedremo – spiega Franco Caravita, leader storico della tifoseria Inter – noi pensiamo solo a sostenere in modo massiccio la squadra. Anche perché il clima è già molto teso. Il complotto? Da un paio di mesi i segnali sono quanto meno strani. Con noi il regolamento è applicato alla lettera, con altri no». La panolada è stata invece iniziata da Pietro Gallenzi e Angelo De Candiziis del direttivo del club Templari (primo anello arancio): «Ci avevo provato già dopo il rosso a Cordoba — dice Pietro a La Gazzetta dello Sport — ma era rimasto un gesto isolato. Al giallo a Eto’o ho ricominciato e questa volta il contagio dello stadio è riuscito».
Così Filippo (primo rosso): «Le decisioni di Tagliavento? Fiscali, ma forse corrette. Ci resta il dubbio che nulla accada per caso. Vedi il rigore non dato al Bari». Giovanna del club Saronno: «Fare il gesto delle manette contro il Chelsea ci può stare. Mourinho è un allenatore non banale, come i suoi gesti. E la protesta ha un suo perché: ci sono squadre e giocatori che sembrano avere l’immunità » . Pippo ( anello arancio) è ancora più drastico: «Siamo i più forti. Punto. Non alzerei i toni in questo momento. E poi secondo me, Tagliavento non ha sbagliato. Non mi convincono le squalifiche di Cambiasso e di Muntari…».