ROMA FIORENTINA – Per Picchio De Sisti Fiorentina-Roma è la partita del cuore. Lui, nato proprio nella capitale, ha giocato dal 1960 al 1965 alla Roma, per poi andare alla Fiorentina dal 1965 al 1974 dove ha vinto lo scudetto nel 1969. E’ poi tornato nella società giallorossa, dove è rimasto dal 1974 al 1979. Da allenatore poi ha sfiorato lo scudetto con la squadra gigliata, arrivando secondo nella stagione 1981-82. “Picchio” racconta il posticipo in esclusiva per il sussidiario. net.



De Sisti c’è Fiorentina – Roma. Per chi tiferà?

E’ la partita del cuore per me. Sono affezionato a tutte e due le squadre. Mi dispiace solo per chi perderà.

Un pronostico per questa partita?

E’ una tripla. Può veramente succedere di tutto. La Roma sta giocando molto bene, ma la Fiorentina non può concedersi altri passi falsi se vuole un posto in Champions League.



Lei ha vinto l’ultimo scudetto della Fiorentina. L’ha poi sfiorato da allenatore. Cosa manca a questa squadra per vincere il campionato?

Manca ancora qualcosa. Per vincere lo scudetto la Fiorentina deve acquistare giocatori importanti e fare così un salto di qualità decisivo.

E alla Roma cosa manca?

La Roma è straordinaria. Certo che con questa Inter non è molto facile…

Ci sono speranze per queste due società in futuro?

Perché no? Bisogna colmare il gap che c’è con l’Inter. Ma la stessa Inter non può vincere sempre. Può capitare la stagione in cui vince un altro club, a quel punto Roma e Fiorentina dovranno approfittarne.



Un giudizio su questa Fiorentina?

Direi buonissimo. Negli ultimi anni ha conquistato l’accesso in Champions League e ha fatto molto bene in questa competizione europea eliminando il Liverpool.

Quindi ci sono speranze per la sfida contro il Bayern?

E’ un match molto difficile. Il Bayern è compagine storicamente molto ostica, ma la Fiorentina ha tutte le carte da giocarsi per la qualificazione. Forse l’unico problema sarà l’assenza di Mutu.

 

Jovetic può diventare grande?

Jovetic ha dei numeri incredibili. Se saprà mantenere le promesse e acquistare continuità, potrebbe anche diventare un fuoriclasse del calcio mondiale.

 

E Montolivo?

Montolivo è molto migliorato. Sa dare personalità alla squadra. Speriamo che ripeta le imprese che io e Antognoni abbiamo fatto con la Fiorentina.

 

La Roma invece può vincere l’Europa League?

Non mi meraviglierei. Se mantiene la forma attuale può arrivare certamente a vincere questo trofeo

 

C’è sempre Totti…

Totti ha avuto numerosi infortuni, ma è sempre eccezionale.

 

Il suo erede chi è?

Il mio erede era Eraldo Pecci. Non ho visto ultimamente tanti registi simili al gioco che facevo io un tempo.

 

Neanche Xavi?

Xavi è molto più forte quanto non lo fossi io. E poi gioca in una squadra, il Barcellona, dove tutti sanno fare un football meraviglioso.

Lei con la Nazionale ha un ottimo palmares. Campionato europeo nel 1968 e secondo posto nel 1970. Come vede gli azzurri per Sudafrica 2010?

Ripetersi è difficile. Però credo che possiamo arrivare tra le prime quattro. Siamo sempre campioni del mondo in carica.

Parliamo ora di Firenze e Roma, le città dove lei è stato da giocatore. Qual è la più bella?

Tutte e due fantastiche. Firenze è la città del rinascimento. Roma si commenta da sola. Viverci e conoscerle è una cosa che ho avuto la fortuna di fare e che auguro a tutti…

 

(Franco Vittadini)