L’inter strapazza il Cagliari con la brutalità dei suoi attaccanti e la complicità di una decisione arbitrale infelice che annulla un gol regolarissimo a Matri che poteva riportare il Cagliari in partita sul finire del primo tempo.

Il canovaccio non cambia rispetto al solito e l’Inter si conferma squadra granitica e spietata in avanti pur subendo il gioco di un Cagliari spigliato molto determinato e ben messo in campo da Allegri (nonostante l’assenza di quattro titolari, complimenti al Mister del Cagliari), allenatore fresco vincitore sull’interista José Mourinho della Panchina d’Oro. Ma quei trofei non valgono punti, le partite sì e l’Inter ha portato a casa l’ennesima vittoria che vale un più dieci sul Milan di Leonardo, bloccato oggi sul pareggio.



Inter dicevamo determinata e rocciosa, non bella per la verità, ma con una potenza di fuoco là davanti che lo stesso José Mourinho non ha esitato a definire “spaventosa” nel dopogara. E chissà se l’enfasi con cui ha salutato la prestazione di Eto’o, Milito e Pandev sia un ennesimo messaggio a un Supermario Balotelli che – per quanto non sia rimasto in tribuna – ha assaggiato il campo in questo Inter-Cagliari per cinque miseri minuti quando la partita era già ampiamente conclusa.



L’Inter mette subito in chiaro le cose arrivando al gol già al settimo minuto del primo tempo con Pandev, il migliore in campo, abile a raccogliere una gran botta di Eto’o sparata del giocatore dell’Inter sulla coscia di un difensore del Cagliari e rimbalza come un flipper sul piede di un secondo giocatore caglairitano che diventa lo sfortunato assistman del velocissimo Pandev che infila Agazzi (debutto per il portiere del Cagliari) in uscita disperata. E’ il gol del vantaggio dell’Inter.

Non passa molto tempo che su calcio piazzato lo specialista dell’Inter Maicon serve un pallone radiocomandato sulla testa del difensore dell’Inter Samuel: zuccata vincente e Inter che segna il gol del 2-0.



Il Cagliari però non molla, non si disunisce e arriva al gol del 2-1 con l’ex rossonero Matri che sfrutta al limite dell’offside un assist involontario di Santon che commette una grossa ingenuità difensiva. Il difensore dell’Inter, infatti non solo entra in scivolata su un attaccante del Cagliari, ma indirizza la sfera verso la porta dell’Inter servendo Matri che fulmineamente realizza. Tuttavia il gol del Cagliari viene ingiustamente annullato dalla terna arbitrale, che non deve aver avuto modo di vedere il tocco di Santon, avenuto in un fazzoletto di terreno circondato da giocatori di ambo le squadre. Gol annullato e tutto da rifare.

Ma non c’è verso perchè se a difendere la porta neroazzurra c’è un certo Julio Cesar anche i gesti tecnici più eleganti come la girata splendida dell’attaccante del Cagliari Nené non possono che infrangersi sui guantoni del feticcio interista.

Insomma il Cagliari spinge, voglioso e ci prova, ma manca lo spunto (e la punta) in grado di perforare la difesa dell’Inter anche dopo azioni insistite in area interista che sembrano interminabili.

L’Inter di Mourinho invece è di una concretezza spaventosa. E nel tabellino dei marcatori non poteva mancare l’attaccante che più ha dato all’Inter da quando è a Milano: Diego Milito. Il gol dell’argentino manda di fatto tutti negli spogliatoi, ma non serve a recuperare Balotelli dalla panchina dell’Inter. E non è un “caso”… che sia rimasto a riposare.

INTER-CAGLIARI 3-0

 

MARCATORI: Pandev al 7′, Samuel al 20′ p.t.; Milito al 2′ s.t.

 

INTER (4-3-3): Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Samuel, Santon; Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta (dal 30′ st Mariga); Pandev, Milito (dal 38′ st Balotelli), Eto’o (15′ st Muntari). (Toldo, Materazzi, Krhin, Quaresma).
All. Mourinho.

 

CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi; Dessena, Canini, Astori, Agostini; Biondini (dall’11’ st Barone), Conti, Lazzari; Jeda (dal 38′ st Nainggolan), Nené (dal 15′ st Larrivey), Matri. (Vigorito, Ariaudo, Marzoratti, Parola).
All. Allegri.

 

ARBITRO: Gervasoni di Mantova.

 

NOTE: Ammoniti: Thiago Motta e Milito per gioco falloso. Spettatori: 57.079. Angoli: 2-3. Recupero: 2′ e 4′.