«Ci saranno emozioni fino all’ultimo minuto». Franco Lauro, il conduttore della popolare trasmissione Rai, 90° Minuto, intervistato da ilsussidiario.net, non ha dubbi sul fatto che il campionato resterà aperto fino alla fine. Non solo la lotta per lo scudetto, ma anche quelle per il quarto posto e per non retrocedere. Secondo Lauro Milan e Roma hanno le potenzialità per competere con i nerazzurri, anche se i rossoneri sembrano avere qualcosa in più rispetto ai giallorossi. Gli uomini di Ranieri avranno, però, la possibilità concreta di giocarsi una sorta di finale scudetto all’Olimpico contro l’Inter.
Nel corso della chiacchierata c’è spazio anche per avanzare una riflessione sulla situazione generale del calcio italiano, che a partire dalla discesa in B della Juve ha incominciato a pagare dazio in Europa. E a questo si aggiunge il fatto che le piccole società, pur di restare in serie A, non investono più sui giovani. Resta sul tavolo anche il problema del grosso indebitamento dei grandi club europei e dei rispettivi campionati (Spagna e Inghilterra su tutti).
Lei è tra quelli (pochi) che hanno sempre ribadito che il campionato non era ancora chiuso. Gli ultimi risultati le stanno dando ragione, non crede?
Era una follia con 15/16 gare da giocare ritenerlo tale. Certo l’Inter di un mese e mezzo fa che aveva annichilito il Milan dava l’idea di non avere avversari in Italia.
Poi cosa è successo?
Può capitare a tutti un momento di appannamento complessivo. Deve fare i conti con le tante tensioni, con gli impegni su tutti i fronti e con la concentrazione per l’impegno europeo. Nell’ultimo periodo in campionato ha messo insieme una serie di pareggi e ha fatto una vittoria stentata a Udine. C’è da dire che i cartellini gialli e rossi stanno gravando sull’Inter. Muntari, ad esempio, con la sua espulsione ha messo in difficoltà la squadra.
Come si può spiegare il troppo nervosismo?
Credo che sia legato alla grande attesa della Champions perché contro il Chelsea è quasi una finale anticipata. Il 2 a 1 dell’andata non dà alcuna ipoteca per la qualificazione. Viste le eliminazioni illustri, chi passa il turno ha buone possibilità di arrivare in fondo alla competizione.
A proposito delle eliminazioni eccellenti, cosa pensa di quella del Real Madrid?
Il Real era stato impostato per arrivare in finale davanti al proprio pubblico, ma non si possono fare le squadre solo con le stelle di prima grandezza. Hanno tentato di riproporre il modello Galacticos, sbagliando, forse, anche la scelta dell’allenatore, che non riesce a gestire tutte queste stelle.
In Italia non stiamo meglio. Il prossimo anno corriamo il rischio di avere solo tre squadre in Champions…
Questo è legato ad alcuni eventi che hanno caratterizzato il calcio italiano. Dalla discesa della Juventus in serie B si sono succeduti una serie di eventi: il livello generale del calcio italiano non ha retto. Le squadre più piccole, pur di restare a galla in serie A, non hanno puntato sui giovani e si sono, invece, affidate ai giocatori più esperti. Ci sono, pero, dei distinguo da fare.
Quali?
Il livello di indebitamento dei grandi club europei è di gran lunga superiore a quello delle squadre italiane. Basta guardare la situazione della Liga e della Premier.
Tornando al campionato, Milan e Roma domani si giocano una buona opportunità. Partiamo dai rossoneri, riusciranno a smaltire le tossine della Champions?
Entrambe hanno le carte in regola per lottare fino alla fine. Il Milan è atteso dall’impegno casalingo nel posticipo contro il Chievo, ma non sarà facile perché gli uomini di Di Carlo quasi quasi hanno fatto meglio fuori casa. Il Chievo è una compagine che fa il suo gioco comunque e contro chiunque. Il Milan deve fare i conti con la tegola Nesta: la difesa va, quindi, reimpostata e tranquillizzata. I rossoneri hanno la consapevolezza che, vincendo, possono avvicinarsi all’Inter, attesa nel prossimo turno dalla difficile trasferta di Palermo subito dopo l’impegno con il Chelsea. In Sicilia tornerà Mourinho in panchina, anche se da solo non può vincere le gare. In una settimana i nerazzurri si giocano più di mezza stagione. Tornando al Milan, bisogna dire che non è in una condizione ideale. Ha fatto bene Leonardo a dire di guardare partita dopo partita.
Anche la Roma di Ranieri può recitare un ruolo da protagonista?
A questo punto deve crederci. Ha una trasferta difficile a Livorno, che ha un estremo bisogno di fare punti. All’andata Cosmi si è tolto la soddisfazione di espugnare l’Olimpico. Ai giallorossi potrà tornare utile il recupero di Toni. Ha anche il grosso vantaggio di avere ancora lo scontro diretto contro l’Inter in casa. Resto dell’idea, però, che la Roma, al di là dei punti, ha qualcosa in meno di Milan e Inter. Sarà importante ritrovare Totti, perché senza di lui la Roma, anche quando gioca bene, è un’altra squadra. Ranieri continua a ribadire che l’obiettivo resta il terzo posto, cioè l’accesso diretto in Champions.
La settimana ci ha regalato anche il bel successo della Juve sul Fulham, sta funzionando la cura Zaccheroni?
E’ cresciuta l’autostima. La Juventus ha la possibilità con l’Europa League di entrare tra le migliori otto e provare a vincere un trofeo. Contro il Siena non deve fare l’errore di scendere in campo con sufficienza, deve giocare con la stessa intensità dimostrata contro il Fulham. Il Siena di Malesanii ha dimostrato di poter giocare contro tutti. Non dimentichiamoci che a Milano contro l’Inter è andato vicino all’impresa. Dopo il Siena avrà due gare-spareggio (Sampdoria e Napoli).
Resta molto incerta anche la lotta per il quarto posto…
Con la Juve ci sono il Palermo, la Samp e il Napoli. Si lotta anche per l’Europa League. I campani devono ritrovare Quagliarella e la capacità di colpire in contropiede. E’ comunque una società che, con le conferme di Gargano e Hamsik, lavora per il futuro. Ci saranno emozioni fino all’ultimo minuto.
Anche la lotta per la retrocessione può riservare delle sorprese?
Mi aspetto dei colpi di scena. Il Livorno, l’Atalanta, la Lazio e il Siena (anche se più staccato e atteso da un match proibitivo) si sfideranno fino all’ultimo. La Lazio ha trovato uno dei pochi allenatori in grado di gestire una situazione così delicata, certo che in casa biancoceleste cresce il rammarico nel vedere i risultati che sta facendo Delio Rossi a Palermo.
(Luciano Zanardini)