CHAMPIONS LEAGUE CHELSEA INTER – Chelsea – Inter deciderà il destino dei nerazzurri negli ottavi di finale di Champions League. Si prevede una partita combattuta, visto anche il risultato dell’andata di 2-1 in favore dell’Inter. Per parlare di questa sfida tanto importante per la squadra di Massimo Moratti abbiamo sentito Sandro Mazzola, indimenticato campione dell’Inter più forte della storia. Ecco la sua intervista in esclusiva per il sussidiario.net.
Mazzola c’è Chelsea – Inter. Come vede questa partita?
Una partita decisiva per le sorti dell’Inter in questa Champions League. Penso che si deciderà a centrocampo, anche se i meriti di un’eventuale passaggio del turno si dovranno dare a tutta la squadra. Credo infatti che mai come in questa occasione conti più la forza del gruppo che le singole individualità.
In attacco chi metterebbe lei come coppia ideale contro la difesa del Chelsea?
Eto’o – Milito è la coppia migliore che può giocare in questo match. Accanto a loro vedo bene Sneijder. Se sta bene è il migliore giocatore che può essere utilizzato al loro fianco.
Eto’o ha detto che se l’Inter elimina il Chelsea può vincere la Champions. Lei cosa ne pensa a proposito?
Cominciamo a fare un passo per volta, senza pensare alla vittoria finale. Ci vuole pazienza. E bisogna aspettare la fine di questa competizione.
Si gioca in Inghilterra, con una cornice sempre suggestiva, un pubblico straordinario e un’atmosfera certamente molto particolare. Era così anche quando lei giocava in Champions?
Si ricordo la partita che facemmo a Liverpool nel 1965. Allora lo stadio aveva solo tribune di legno. I tifosi per tutto l’incontro sostenettero i “reds”. Battevano i piedi in continuazione. Era veramente un clima e un’ atmosfera particolare. Noi non eravamo abituati a tutto questo. Fu veramente impressionante.
Come impostava i grandi match il “mago” Herrera? Qual era il suo segreto?
Herrera era veramente un grande tecnico. Prima partite come questa ci caricava, ci dava la grinta giusta per affrontare gli avversari. Come nel ritorno a San Siro con il Liverpool. Avevamo perso 3-1 e dovevamo ribaltare il risultato. Vincemmo 3-0. Diceva “Voi passerete, andrete voi in finale con il Benfica”. Altre volte invece diceva semplicemente di non pensare al match. Ci lasciava tranquilli.
Un grande tecnico…
Il 50% del calcio moderno l’ha inventato lui…
E un personaggio anche al di fuori del rettangolo di gioco…
Un allenatore che sapeva essere personaggio anche al di fuori del campo. Faceva parlare di se e della squadra sempre.
In questo senso Mourinho gli somiglia?
Mourinho ricorda in molti suoi atteggiamenti Herrera. Non solo perché sa essere personaggio anche lui, ma anche nel modo di essere tecnico. Innanzitutto sa preparare molto bene le partite. Poi in allenamento ha riportato l’abitudine a lavorare con il pallone.
Quindi appuntamento a domani sera a Stanford Bridge, magari per un’impresa degna dell’Inter anni ’60…
E’ quello che spero. Battere il Chelsea sarebbe un grande risultato. Per una notte veramente da campioni. Nerazzurri…
(Franco Vittadini)