CHELSEA INTER – E’ un Mourinho in estasi quello che si presenta in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Chelsea. Lo Special One è talmente euforico che al cospetto dei giornalisti arriva con una mano fasciata, dopo un pugno scagliato negli spogliatoi per la grande gioia. «Ho festeggiato come non mai dopo la partita – il tecnico commenta l’accaduto – è un grande momento per l’Inter, per il mio presidente, per i ragazzi, dopo anni di delusioni in Europa. Di certo, però, non è la vittoria che voglio ricordare come la più importante in nerazzurro. Ora so che questa squadra in Europa può battere chiunque».



Mourinho prosegue: «La qualificazione non è arrivata per un colpo di fortuna. Siamo stati grandi, in ogni momento della partita. Squadra perfetta. Arriviamo ai quarti strameritando. In questi giorni ho studiato attentamente il Chelsea e sapevo che sarebbe stato impossibile qualificarsi puntando a uno 0-0 difensivo. Poteva arrivare lo 0-0, ma solo attraverso una partita d’attacco, anche per non lasciare troppo tranquilli Zhirkov e Ivanovic sulle fasce».



Una battuta sullo Stamford Bridge che lo ha accolto come doveva, da vero padrone di casa: «E’ la conferma che questa è casa mia – commenta Mou – qui vinco sempre, giocando con il Chelsea o contro il Chelsea. E magari in futuro tornerò a vincere anche alla guida di un’altra squadra inglese». Chiusura dedicata all’esclusione di Balotelli: «Se non hai la squadra con te non vai da nessuna parte. I ragazzi sanno perché ho preso una certa decisione».

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