CHELSEA INTER – Non si placano gli elogi a Mourinho e all’Inter in seguito alla fantastica vittoria contro il Chelsea frutto di un lavoro tattico meticoloso e studiato alla perfezione.
L’ultimo in ordine di tempo viene da uno che di nottate europee se ne intende, l’ex allenatore del Milan Arrigo Sacchi: «I nerazzurri vincono meritatamente allo Stamford Bridge – scrive il romagnolo su La Gazzetta dello Sport – i dubbi della vigilia svaniscono per lasciare spazio a una prestazione superba. Il secondo tempo è da incorniciare e da ricordare. Mai l’Inter aveva avuto un comportamento tanto autoritario e persuasivo. Mai era andata in trasferta a rispondere colpo su colpo. Mai aveva avuto il possesso palla superiore al rivale (51%). Mai aveva aggredito l’avversario con un pressing a centrocampo che ha annichilito gli uomini di Ancelotti. Mai aveva presentato una formazione tanto audace. Il Chelsea è stato battuto e travolto da una squadra superiore nell’organizzazione tattica, nel collettivo e nella condizione psico-fisica».
Un Mourinho che ha fatto dimenticare in una notte il vecchio catenaccio all’italiana: «La storia italiana – prosegue Sacchi – insegna che prima bisogna preoccuparsi del rivale, poi arroccarsi in difese «eroiche», e se possibile fare qualche contropiede. José ha sfidato le nostre abitudini. Ha chiesto a tutti di partecipare sia alla fase offensiva che difensiva. Se avesse perso sarebbe stato accusato di suicidio tattico. Invece la partita è stata vinta già nel momento in cui Mou ha comunicato la formazione. Era una sfida che José voleva giocarsi alla pari».
Quindi l’ex rossonero conclude: «Bisognava giocare a tutto campo e aggredirli con un pressing estenuante. Per poi ripartire con azioni rapide e veloci. A questi livelli se una squadra comanda il gioco, esalta e alimenta i propri campioni che così diventano decisivi. Ben arrivati, nerazzurri, nel club del calcio totale delle grandi d’Europa. Ora si aprono nuove e imprevedibili prospettive e tutte le big vi dovranno temere. Complimenti a tutti».