MILAN – Ronaldinho non è stato convocato per l’amichevole in programma questa sera a Londra fra il Brasile e l’Irlanda di Trapattoni, l’ultima gara prima del mondiale in Sud Africa. Ma le porte verdeoro per Dinho non sono ancora definitivamente chiuse. Secondo quanto scrive La Gazzetta dello Sport, infatti, quattro sarebbero i motivi per portare il rossonero ai Mondiali. Il primo motivo è di natura qualitativa. Nessuno può infatti mettere in dubbio la stupenda stagione che il Gaucho sta vivendo. Il numero 80 rossonero è infatti solo il lontano parente del Ronaldinho sovrappeso che si presentò a Milanello nell’estate del 2008. Dinho corre, diverte, regala assist, segna, effettua dribbling al fulmicotone ed è tornato prepotentemente ai livelli di Barcellona, cosa che in pochi si aspettavano.



Ronaldinho è quindi un atleta a 360 gradi dentro e fuori dal campo e passi qualche nottata in discoteca con gli amici a far baldoria. Il secondo motivo è di natura tecnico-tattica. Il vero perno della Selecao è l’ex milanista Kakà ma il madrileno sta vivendo una stagione molto travagliata fatta di alti e bassa con l’incubo pubalgia dietro l’angolo. Dunga correrebbe quindi il rischio di portarsi in Sud Africa una sola superstar che qualora dovesse venire a mancare per infortunio metterebbe seriamente a rischio il gioco della squadra.



C’è poi la terza ragione, ovvero, che Ronaldinho potrebbe essere tranquillamente utilizzato come dodicesimo uomo. Il Gaucho potrebbe partire dalla panchina per entrare nella ripresa facendo la differenza con i suoi numeri e le sue accelerate sfruttando la pesantezza degli avversari. Infine c’è una questione economica visto che Dinho è richiesto non soltanto da tutto il popolo brasiliano e dagli amanti del bel calcio ma anche dagli sponsor ed una chiamata del Dentone per il Sud Africa significherebbe riempire d’oro le casse dei verdeoro.

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