In comune hanno il nome di battesimo, la fantasia nei piedi e Marcello Lippi in panchina, nel bene come nel male. Perché il ct ha aperto le porte azzurre ad Antonio Candreva nel momento in cui le sprangava ad Antonio Cassano. Un esordio avvenuto a Pescara l’ultimo 14 novembre contro l’Olanda, per l’ex livornese, esattamente nel momento in cui tutta Italia invocava a gran nome il rientro del talento di Barivecchia, provocando le risposte piccate del ct. Lippi che rientra anche nelle recenti dinamiche di carriera del centrocampista perché la Juventus ha chiesto un giudizio al suo vecchio allenatore prima di prelevarlo a gennaio, colpo a metà tra la disperazione e l’investimento. Perché era necessario muoversi sul mercato, ma ancor più necessario farlo senza commettere altri errori dopo quelli estivi.
E oggi Candreva è visto come un elemento su cui poggiare il futuro, dopo il fallimento collettivo attuale. Lui lo sta dimostrando con personalità, tecnica (riguardate la rete al Siena) e in un contesto tutt’altro con semplice. Da capire se lo stesso possa dirsi per Cassano, che dovrebbe ritrovare una maglia da titolare proprio contro la Juventus: più per l’assenza forzata di Pozzi che per reale convinzione di Del Neri. Perché il tecnico friulano, nel suo piccolo, ha fatto come Mourinho con Balotelli, sacrificando il talento per ricompattare la Sampdoria.
Una squadra in calo netto, dopo gli applausi dell’andata, incapace di concedersi il lusso-Cassano: via lui – con l’aiutino di un guaio fisico -, riecco la ferocia e le vittorie (quattro consecutive, da Udine in poi). Ora tocca di nuovo ad Antonio, che affronta una partita nella partita. Per la classifica, perché la Sampdoria ha l’occasione di rimettersi dietro una Juventus ridotta ai minimi termini, dopo essere stata piallata dal Fulham, per puntare alla Champions. Per se stesso, per dimostrare a Del Neri di essere ancora in grado di dire una parola importante prima di un inevitabile divorzio a fine stagione (suo, magari per andare dall’amico Mancini, oppure del tecnico, tentato dalla Fiorentina) dopo la tregua attuale. Per l’azzurro, perché se Cassano ha voglia e ispirazione non c’è Candreva che tenga. Con buona pace per le scelte di Lippi.