Manca un’ora abbondante all’inizio del match con i Pistons. Il Garden inizia lentamente ad affollarsi. Sul parquet, con la caratteristica tuta arancione dei Knicks, c’è un unico giocatore impegnato in una sessione di tiri. Indipendentemente dalla posizione, che sia da tre punti o in ricezione dal post basso, il risultato è sempre lo stesso. La palla si insacca dolcemente e ripetutamente nella retina. Tracy Mcgrady sembra essersi lasciato alle spalle il dolore al gionocchio che lo aveva condizionato nelle ultime partite. Sul campo arriva anche Danilo Gallinari, il quale si intrattiene a lungo con il rookie dei Pistons Jerebco, amico fin da tempi della serie A italiana. La serata offre una partita interessante. Al Garden si presentano infatti i Pistons, squadra in forte involuzione, anche se con un roster composto da giocatori di spessore, come Prince e Hamilton.



Per la compagine di D’Antoni l’occasione è ghiotta per poter regalare una vittoria al pubblico newyorkese e dimenticare la pesenta sconfitta rimediata con i Cavs lunedì sera. Mike, dopo la prova convincente contro Cleveland, schiera titolare Walker. Alla palla a due Danilo si fa trovare subito pronto, recupera un pallole in difesa ed apre l’azione in contropiede chiusa dallo stesso Walker con i primi due punti del match. Il giocatore italiano sembra avere la giusta convizione. In difesa è aggressivo su ogni palla ed in attacco, prima segna sul suo rimbalzo offensivo, e poi fa valere i suoi centimetri in post basso contro Hamilton.



I Knicks sono ordinati e, sfruttando anche gli errori al tiro degli avversari, portano a casa punti facili con rapide transizioni in contropiede. Danilo trova altri due punti attacando il canestro e poi serve l’assit per la tripla di un Mcgrady ispirato. Il quarto si chiude così sul +10 per la squadra di casa (33-23). All’inzio della seconda frazione i Knicks calono d’intensità. I ritardi difensivi regalano ai Pistons ampi spazi e con la tripla di Hamilton si è sul 39 pari. Basta però chiudere le maglie difensive e sono nuovamente contropiedi facili e ben giostrati dalla banda di D’Antoni, come quello concluso da Walker con una perentoria schiacciata rovesciata su assist di Rodriguez.



 

A 7:24 dalla fine del quarto rientra in campo anche Danilo, il quale va subito a referto con un piazzato quasi da tre punti. Qualche uno contro uno forzato dei Knicks permette agli avversari di rimanere a contatto. Ci pensa però Mcgrady con due triple consecutive a produrre punti per la causa e a tenere i Pistons a dodici lunghezze di distanza quando si raggiunge l’intervallo lungo (67-55). Nella ripresa Danilo perde un po’ di ritmo in attacco e non riesce a sfruttare appieno un paio di occasioni in post basso. Quando però non riesce a produrre individualmente è bravo a trovare gli scarichi per i compagni e a mantere alta l’intensità difensiva. I Knicks continuano però ad essere incostanti e permettono a Detroit di rimanere agganciata alla partita.

 

E’ poi lo stesso Gallo a rilanciare i suoi sul +8 con la tripla dell’83 a 75. Nel finale di frazione New York, grazie ad un’ottima circolazione di palla, riesce a mantenere un buon margine, e, nonostante il buon ritmo al tiro di Binum e Gordon, va al mini riposo sul 94 a 85. Il copione dell’ultimo quarto di gioco non è il solito per i Knicks e lo si intuisce dalla buona intesità difensiva. Sul +15 Lee piazza una sonora stoppata e sul rapido ribaltamento di fronte House va a segno con una bomba da tre in transizione che manda in visibiglio il pubblico e chiude di fatto la contesa. House e Mcgrady trovano canestri a ripetizione ed il Garden esplode in unico boato ad ogni azione offensiva dei Knciks. Negli ultimi minuti rientra in campo anche Danilo. Il tempo necessario per sistemare il suo tabellino mandando a bersaglio una tripla così da chiudere la sua personale prestazione con 15 punti, 4 rimbalzi e 4 assist in 37 minuti di impiego. I Knicks vincono quindi col punteggio di 128 a 104 e Mike D’Antoni può dichiararsi finalmente pienamente soddisfatto e convinto della partita offerta dai suoi giocatori. Walker da scoperta è divenuto una conferma. Mcgrady ha dato ampia dimostrazione del suo talento offensivo. Gallinari è tornato alle sue medie stagionali. La squadra ha saputo alzare l’intensità difensiva nel momento decisivo. Se i Knicks riusciranno a confermare questo trend il finale di stagione sarà meno avaro di soddisfazioni per la squadra ed i tifosi della Grande Mela.

 

(Cristian Franceschini)