AS ROMA – La sfida dell’Olimpico tra Roma e Milan non ha certo brillato per emozioni e divertimento. Lo 0-0 finale ha lasciato le reti inviolate e ha ridimensionato le pretese delle contendenti mettendo sul piatto un ghiotto regalo per la capolista Inter che però non lo ha scartato, fermandosi al pareggio contro il Genoa.



I giallorossi di sabato sono apparsi un po’ stanchi, spesso imprecisi e a volte timidi, soprattutto nelle ripartenze e nell’organizzazione della manovra offensiva. Per diversi minuti hanno tenuto banco gli attacchi milanisti ma, grazie anche alla premiata ditta Juan-Burdisso, nessuno si è fatto male e la porta di Julio Sergio è rimasta immacolata. Serata non esaltante ma nemmeno una di quelle da riporre nella pattumiera. Perché alla fine della fiera i giallorossi escono indenni dallo scontro con un’altra big giunta nella Capitale per far risultato. Il punto può dunque considerarsi guadagnato anche se, ovvio, si aspirava al punteggio pieno per allungare sulla quarta e riprendere il Milan al secondo posto.



I giochi sono ancora aperti, anzi apertissimi. Parlare di scudetto e rincorsa all’Inter è sempre risultato fuori luogo, un giochino rischioso e utopistico. Lo stesso Ranieri ha saggiamente mantenuto quel low profile fatto di umiltà, lavoro e risultati che ad oggi danno ragione alla Roma. La compagine giallorossa, dopo il pareggio coi rossoneri, raccoglie il diciassettesimo risultato utile consecutivo in campionato mantenedo il terzo posto in classifica a tre lunghezze dal Milan e a sette dai nerazzurri.

 

Non si vince con le consolazioni, ma il colpo d’occhio che l’Olimpico ha offerto sabato sera rappresenta uno splendido trionfo. Settantamila tifosi hanno gremito ogni posto dello stadio facendo registrare il tutto esaurito che, qui, non si vedeva dall’anno dello scudetto. Un entusiasmo che ha colorato gli spalti e ha animato il lungotevere sin dalle 16 del pomeriggio per una festa di popolo che finalmente è tornato, in massa, per riabbracciare un grande amore.



 

E il pubblico, dodicesimo uomo in campo, non è certo un fattore secondario, soprattutto a Roma dove il calcio (e la Magica) è quotidianità e ossessione, una sorta di pensiero costante. Ebbene, quel pubblico delle grandi occasioni è rinato ed ora è pronto a "scendere in campo" anche nelle prossime sfide cruciali della Roma, una su tutte quella contro l’Inter.

 

I presupposti per far bene ci sono. La zona Champions e le posizioni di vertice risultano attualmente occupate proprio dalla Roma. La squadra, seppur stanca, ha una settimana di tempo per riprendere energie, recuperare al meglio alcune pedine fondamentali (Pizarro e Toni) e pianificare il percorso dell’immediato futuro di un gruppo affiatato, carico e affamato di successi. In attesa del leader Francesco Totti. Che, statene certi, tornerà con la grinta del numero dieci.

 

(Marco Fattorini)