ADDIO A TONINO CARINO – Si è spenta un’altra voce storica del calcio italiano. Sì, Tonino Carino da Ascoli ha rappresentato con le sue sintesi sportive un pezzo importante del pallone nostrano degli anni Settanta e Ottanta. Consacrato dalla trasmissione Rai 90° minuto, nel corso del tempo è stato imitato anche da diversi comici (su tutti Tullio Solenghi) che l’hanno reso una sorta di mito della telecronaca.
«Toninocarinodaascoli» questo il saluto inconfondibile con il quale chiudeva il collegamento e ridava la linea allo studio di 90° minuto, popolare (non si vedeva ancora all’orizzonte la pay per view) trasmissione Rai condotta da Paolo Valenti. Nella massima serie ha accompagnato i sogni di gloria dei tifosi dell’Ascoli dell’allora presidente, oggi compianto, Costantino Rozzi.
Il suo stile inconfondibile lo consegna tra i grandi del giornalismo sportivo, tra quanti hanno saputo raccontare anche in maniera ironica le gesta dei calciatori. E oggi del suo modo di fare giornalismo si sente un estremo bisogno. In verità la carriera di Tonino Carino non si può ridurre solo all’ambito calcistico. Nato a Offida (in provincia di Ascoli Piceno) 65 anni fa, aveva cominciato al Corriere Adriatico, poi era entrato in Rai nella sede di Ancona, dove è stato caporedattore dal 1991 al 2002. Una volta in pensione ha continuato ad essere ospite di trasmissioni sportive come Quelli che il calcio. Lascia la moglie e due figli, Riccardo e Daria.
(Luciano Zanardini)