INTER – Samuel Eto’o sta diventando un vero caso in quel della Pinetina. L’attaccante camerunese visto quest’anno in Italia è infatti apparso solo il lontanissimo parente di quello del Barcellona, capace di realizzare 49 reti nell’ultima annata in blaugrana, tenendo una media di 30 reti a stagione. Con la casacca nerazzurra, invece, Eto’o si è trasformato da leone in “gattino” subendo una metamorfosi impressionante. Solo 8 le reti realizzate con i nerazzurri, seppur molto pesanti, alternate però a prestazione rasenti il 4 in pagella, leggasi Inter-Chelsea di settimana scorsa.



Tre sarebbero principalmente, in base a quanto raccolto da La Gazzetta dello Sport, i motivi di questa grave involuzione. In cima alla lista ci sono le scarse condizioni fisiche del giocatore. Eto’o, da come si mormora, è il classico calciatore che vorrebbe giocare sempre e che a volte “nasconde” gli infortuni pur di scendere in campo. Questa sua caratteristica lo avrebbe portato a giocare delle gare visibilmente sottotono proprio per i dolori che lo attanagliano. A questo non si può dimenticare l’esperienza in Africa che non ha sicuramente giovato alla salute del bomber di colore.



In seconda posizione c’è il clima rigido lombardo, a lui non congeniale. Eto’o ha infatti giocato 5 anni a Maiorca e 5 a Barcellona dove vi sono temperature ben diverse da quelle che si registrano a Milano ed in particolare durante l’inverno in corso. Infine, non va dimenticato il modulo dell’Inter, sicuramente meno congeniale a Samuel rispetto a quello del Barcellona. Con la maglia nerazzurra, infatti, Eto’o gioca spesso in posizione di seconda punta dietro a Milito e a volte si allarga sull’esterno, il che lo porta ad essere molto più “lontano” dalla porta rispetto all’esperienza nella Liga.

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