La partita di Firenze tra Inter e Fiorentina è stata davvero rovente, e non solo per il primato in classifica, messo seriamente in discussione dal pareggio, ma anche per la lite scoppiata nel tunnel tra l’assistente di Bergonzi, Ayroldi, e l’allenatore dell’Inter José Mourinho.
Raramente di buon umore, sempre incagnato quando arrivano dei risultati non buoni, magari conditi da fischi e dopo una prestazione non certo degna della prossima sfida di Champions League con il Barcellona, certamente la goccia che ha fatto “traboccare il vaso” di José Mourinho ieri sera è stata l’esultanza del guardalinee Ayroldi al termine della partita pareggiata 2-2 dall’Inter.
Tra l’Inter e Ayroldi non corre buon sangue già da Bologna quando il guardalinee fece espellere Maicon lamentando di essere stato insultato in inglese dal giocatore brasiliano.
Secondo quanto riportato da diversi quotidiani, l’inviato di Mediaset Premium a bordocampo avrebbe assistito alla scena che potremmo ricostruire così:
Ayroldi (con soddisfazione e stringendo i pugni): “Andiamo, andiamo così! Dai!”
José Mourinho: “Che cosa avevi da esultare?”
Ayroldi: “Perchè? Non si può nemmeno dire ‘Dai, Dai!’?”
Uno scambio di battute velocissimo tra l’assistente Ayroldi e l’allenatore dell’Inter José Mourinho, ma sufficiente – si capisce – a suscitare un gran putiferio.
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Interpellato a fine gara su quanto accaduto (Mourinho infatti è chiuso nel silenzio) è Marco Branca a portare una dichiarazione della società relativa a quanto accaduto. Pur non avendo visto il fatto, certamente però essendone stato informato, ai giornalisti che lo interrogavano ha risposto così: "C’è stato un gesto di esultanza di Ayroldi? Se così è stato, bisognerebbe sapere per chi fa il tifo, o solo se era contento della sua prestazione. Altrimenti sarebbe grave? Che vi devo dire. Parlo sorridendo…"
E a chi lo punzecchiava sui fatti di Bologna, Branca ha risposto rincarando la dose: "È lo stesso, sì, è lo stesso. Ripeto, bisogne rebbe sapere se esultava per ché è tifoso della Fiorentina o della Roma, perché era con tro di noi o più semplicemen te perché era contento della sua prova".
Ma l’Inter adesso si aspetta provvedimenti?: "Questa vicenda non ci ri guarda. Ci sarà chi di dovere che dovrà prendere i provvedimenti opportuni".