JUVENTUS – La Juventus vince ma per una volta non fa notizia. A dominare il pomeriggio bianconero sono i tifosi, accorsi in massa all’Olimpico di Torino per protestare contro la squadra. Si inizia nel pre-partita, all’arrivo del pullman dei giocatori, accolto con un «andate a lavorare». Un auto nei pressi dello stadio fa una manovra avventata e rischia di bloccare il pullman: la polizia prepara la carica ma è solo un falso allarme.



E’ il sintomo dell’aria gelida che si respira nel capoluogo piemontese. Sugli spalti è un florilegio di striscioni, fischi ed insulti. Presa di mira la dirigenza «Non vi sopportiamo più, lasciate la Juve», «Per chi non ci ha difeso nessuna pietà, Blanc in Francia e Moggi in società», ma anche i giocatori, con i soliti noti Melo, Cannavaro, Grosso e Zebina.



La Juventus sblocca la partita al 21esimo grazie ad un’intuizione di Chiellini ma il pubblico rimane freddo e continua la protesta. C’è tempo anche per un siparietto Zaccheroni-Felipe Melo: il tecnico romagnolo rifiuta la mano del brasiliano al termine dell’incontro, colpevole di non aver ascoltato alcune direttive durante la gara. Il finale della partita è dedicato all’Inter e ai cori contro Balotelli. La vittoria con il Cagliari è nel dimenticatoio, il derby d’Italia è già cominciato.

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