Si è aperta poco dopo le 10 a Napoli una nuova udienza del processo di Calciopoli. Tra gli imputati presenti oggi si sono visti l’ex designatore Pierluigi Pairetto e gli ex arbitri Massimo De Santis e Paolo Bertini. In aula è arrivato anche Luciano Moggi, imputato principale del processo, che però non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
Si chiude l’udienza di oggi. La prossima si terrà il 20 aprile
Capuano analizza con Auricchio le telefonate intercorse tra Luciano Moggi e i designatori Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto con schede svizzere. «Quanti contatti ci sono stati tra Moggi e i designatori su sim svizzere. 104 in entrata e 74 in uscita con Bergamo; 72 in entrata e 128 uscita con Pairetto». L’accusa non si oppone «all’acquisizione delle 75 telefonate anzi le ritiene indispensabili, in modo che possono essere trascritte fedelmente e potremo così ragionare su dati veritieri».
Il tenente colonnello Attilio Auricchio viene controinterrogato dall’accusa nella figura del pubblico ministero Stefano Capuano.
Inizia il controinterrogatorio dell’avvocato Edda Gandossi, legale di Leonardo Meaini, ex addetto arbitri del Milan, con il colonnello Auricchio. Gandossi si concentra sul ruolo del suo assistito e quali fossero le sue competenze all’interno della società di Via Turati. Auricchio in alcune domande non sa rispondere e afferma che il 90% delle telefonate intercettate di Meani riguardano fatti personali.
L’avvocato Trofino parte all’attacco di Auricchio e cerca di dimostrare come le indagini siano state condotte in modo, a dire della difesa, approssimativo. Ecco alcuni stralci:
T: Ha detto che De Santis era uno che si era sdoganato. Questa considerazione da dove la ricava? A: E’ una valutazione, e la ricavo dal complesso dell’attività investigativa Avv. T: Ma un fatto specifico? A: Quello che Lei banalizza come ‘inchiesta napoletana’, è vero sono stati assolti, ma al momento… T: Ma qual è l’elemento investigativo? Da dove desume? A: Innanzitutto le partite sono due, non tre T: Se vogliamo contestare anche i numeri… voglio sapere: in base a quale fatto? A: Lo esterna lo stesso De Santis T: E dove? A: Lo devo elencare? T: Certo, perchè io non le ho trovate. Lei, ovviamente, non ricorda alcun atto effettuato da Lei o dai suoi uomini.. Auriccchio cerca gli atti ma il suo pc non si accende
Riprende l’interrogatorio dell’avvocato Trofino
– Lungo botta e risposta tra l’avvocato di Moggi e il colonnello Auricchio. La tesi della difesa dell’ex direttore generale è che fosse una prassi comune quella di chiamare i designatori e si chiede come mai solo Moggi fu accusato. L’udienza viene sospesa per 15 minuti per consentire all’avvocato Trofino di calmarsi, per l’arringa troppo accalorata.
Clamoroso! Trofino legge in aula la trascrizione di un’intercettazione tra Giacinto Facchetti e Paolo Bergamo in cui il numero uno dell’Inter detta la griglia degli arbitri: "Mandami Collina". La telefonata è del 24/11/2004.
Auricchio risponde alle domande dell’avvocato Trofino, uno dei legali di Moggi e afferma che l’allora presidente dell’Inter Giacinto Facchetti andò a trovare presso la sua abitazione in alcune occasioni l’ex designatore Paolo Bergamo : "Se mi chiede di Facchetti, mi risulta. Non mi risulta di Moratti".
– Inizia da parte della difesa di Moggi il controinterrogatorio del Colonnello Auricchio, il tenente colonnelo dei carabinieri che ha gestito la fase di indagine di Calciopoli.
-La difesa di Luciano Moggi ha chiesto la trascrizione di 75 telefonate ‘inedite’ e che sono state esaminate dai propri consulenti. Le telefonate si riferiscono a colloqui con indagati, tra i quali gli ex designatori Bergamo e Pairetto, da parte di dirigenti di societa’ di calcio. La difesa ha chiesto anche l’acquisizione di circa 3.000 ‘contatti’ telefonici con indagati da parte di dirigenti di societa’ (ricavati dai tabulati anche relativi ai centralini dei club calcistici).
Arrivo di Luciano Moggi in aula che però dice ai giornalisti di voler voler rilasciare dichiarazioni